I Calcoli renali (litiasi renale, nefrolitiasi), spiega il Dottor Izzo, Urologo e Andrologo a Napoli, sono depositi di minerali e sali cristallizzati che si formano all’interno dei reni.

I calcoli renali possono formarsi per diverse cause e possono colpire qualsiasi parte del tratto urinario – dai reni alla vescica. Spesso, i calcoli si formano quando si concentra eccessivamente l’urina, permettendo ai minerali di cristallizzare e aggregarsi. Il passaggio dei calcoli renali all’interno del sistema genito-urinario può essere molto doloroso, ma di solito i cristalli non causano danni permanenti se sono riconosciuti in modo tempestivo. A seconda della situazione, potrebbe essere necessario niente di più che assumere degli antidolorifici e bere molta acqua per una espulsione semplice. In altri casi – per esempio, se i cristalli si fermano in uno dei tratti delle vie urinarie, vi si possono associare complicazioni come l’ infezione – e può essere necessario un trattamento ambulatoriale o chirurgico.

Sintomi

Un calcolo renale può non causare sintomi fino a quando non inizia a muoversi all’interno reni o quando imbocca l’uretere – il condotto che collega il rene e la vescica. A quel punto, si possono verificare questi segni e sintomi:

  • Forte dolore nella parte inferiore della schiena e sotto le costole;
  • Dolore che si irradia al basso addome e inguine;
  • Dolore intermittente e di intensità oscillante;
  • Dolore durante la minzione;
  • Urine colorate di rosso, rosa o marrone;
  • Urina torbida o maleodorante;
  • Nausea e vomito;
  • Persistente necessità di urinare;
  • Febbre e brividi se vi è infezione;
  • Espulsione di piccole quantità di urina;

Il dolore causato da un calcolo renale può cambiare – aumentare o diminuire di intensità – quando il cristallo si muove attraverso il tratto urinario.

Tipi di calcoli renali

I calcoli renali di solito sono:

  • Calcoli di calcio. La maggior parte dei calcoli renali sono cristalli di calcio, di solito sotto forma di ossalato di calcio. L’ossalato è una sostanza naturale che si trova negli alimenti e è sintetizzata anche dal fegato. Alcuni tipi di frutta e verdura, così come noci e cioccolato, hanno elevato contenuto di ossalati. Fattori dietetici, alte dosi di vitamina D, la chirurgia di bypass intestinale e diversi disturbi metabolici possono aumentare la concentrazione di calcio o di ossalato nelle urine. I Calcoli di calcio possono verificarsi anche sotto forma di fosfato di calcio. Questo tipo di minerale è più comune nelle condizioni metaboliche, quali acidosi tubulare renale. In alcuni casi si possono formare calcoli di fosfato di calcio.
  • Calcoli di struvite. I Calcoli di struvite si formano in risposta ad un’infezione, come ad esempio un’infezione delle vie urinarie. Questi cristalli possono crescere rapidamente e diventare abbastanza grandi, a volte con pochi sintomi o poco preavviso.
  • Calcoli di acido urico. I calcoli di acido urico possono formarsi nelle persone che non bevono abbastanza liquidi o che perdono troppi liquidi, quelli che hanno una dieta ricca di proteine, e coloro che soffrono di gotta a altre malattie dismetaboliche (diabete mellito)
  • Calcoli di cistina. Questi cristalli si formano nelle persone con una malattia ereditaria che provoca un’aumentata espulsione renale di alcuni aminoacidi (cistinuria).

Diagnosi

Tra i test diagnostici abbiamo:

  • L’esame del sangue. Gli esami del sangue possono rivelare anomalie nella concentrazione di calcio o di acido urico nel sangue. I risultati dei test del sangue aiutare a monitorare la salute dei reni.
  • Test delle urine. Il test raccolta delle urine delle 24 ore può mostrare se si sta espellendo troppi minerali e controllare il pH urinario.
  • Esami di imaging come l’ecografia, l’RX e la Tomografia Computerizzata (TC) possono essere dirimenti in senso diagnostico e fornire importanti informazioni sulla localizzazione precisa dei calcoli all’interno del tratto urinario e sulle caratteristiche anatomiche del paziente affetto da calcolosi urinaria.

Trattamento

Il trattamento per calcoli renali varia, a seconda del tipo di calcolo e della causa scatenante.

Piccoli calcoli con sintomi minimi

La maggior parte dei calcoli renali di piccole dimensioni non richiedono un trattamento invasivo. Si può essere in grado di espellere il cristallo:

  • Bevendo acqua. Bere fino da 2 a 3 litri d’acqua al giorno può aiutare molto. A meno che il medico raccomandi il contrario, bere molta acqua aiuta anche ad avere una urina più chiara e trasparente.
  • Assumendo antidolorifici. Il passaggio dei calcoli nel sistema urinario può causare qualche disagio. Per alleviare il dolore medio e lieve, il medico può raccomandare antidolorifici come l’ibuprofene, il paracetamolo (tachipirina) o il ketorolac e il naprossene sodico che hanno anche un attività antiedemigena e, conseguentemente, favoriscono l’espulsione del calcolo.
  • Facendo una terapia farmacologica. Il medico può dare un farmaco per contribuire all’espulsione del calcolo renale. Questo tipo di farmaci, conosciuti come alfa-bloccanti (es. tamsulosina), rilassano le muscolature lisce nel vostro uretere, favorendo il passaggio del calcolo renale in modo più rapido e meno doloroso.

Grandi calcoli

I Calcoli renali che non possono essere trattati con misure conservative – sia perché sono troppo grandi o perché causano emorragie, danni renali o infezioni del tratto urinario – possono richiedere alcuni trattamenti più intensivi:

  • Onde sonore per litotrissia. Per alcuni calcoli renali – a seconda delle dimensioni e della posizione – l’urologo può raccomandare una procedura chiamata litotrissia extracorporea ad onde d’urto (ESWL). ESWL utilizza le onde sonore per creare forti vibrazioni (onde d’urto) che rompono i cristalli in piccoli pezzi che possono essere trasportati più facilmente dalle urine fino all’esterno. La procedura può avere una durata anche superiore ai 30′ e può causare dolore moderato, prevenuto con sedazione o antidolorifici per via endovenosa.
  • Intervento chirurgico per rimuovere calcoli molto grandi nel rene. Una procedura chiamata nefrolitotomia percutanea prevede chirurgicamente la rimozione di un calcolo renale con piccoli telescopi e strumenti inseriti attraverso una piccola incisione sulla schiena. Altra tecnica utilizzata è quella mediante l’ureteroscopia semirigida o flessibile. Attraverso questi strumenti è, infatti, possibile risalire fino alle cavità renali partendo dall’uretra e attraverso dispositivi dedicati, frantumare e rimuovere il calcolo.