La biopsia transrettale è indicata in caso di sospetto per neoplasia prostatica.
Prima di sottoporsi all’esame, spiega il Dottor Izzo, Urologo e Andrologo a Napoli,  è necessario liberare l’ampolla rettale dalle feci mediante
clistere evacuativo ed è, inoltre, molto importante eseguire una profilassi antibiotica e
sospendere, se possibile, terapie anticoagulanti e/o antiaggreganti.
Sotto il controllo ecografico, e previa anestesia locale, si procede al campionamento, secondo
uno schema standardizzato (template), di almeno 12 frustoli di tessuto prostatico.
L’esame è eseguito ambulatorialmente, senza la necessità di accesso alla sala operatoria.
Oggi, grazie all’avvento della Risonanza Magnetica funzionale (multiparametrica) è possibile
fondere, attraverso software dedicati, (Fusion Biopsy) le immagini della Risonanza con quelle
ecografiche ed eseguire, oltre ai prelievi descritti dal template standard, campionamenti
mirati in caso di lesione sospetta (Target Biopsy) ottimizzando i risultati della biopsia
prostatica.