La dieta mediterranea è riconosciuta a livello mondiale come uno dei modelli alimentari più salutari. Ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce, olio extravergine di oliva e con un consumo moderato di carne e latticini, è associata a una maggiore longevità e a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e metaboliche.
Negli ultimi anni, numerosi studi hanno indagato anche il suo ruolo nella prevenzione delle malattie prostatiche, in particolare l’iperplasia prostatica benigna (IPB) e il cancro alla prostata, le patologie più comuni dell’apparato urinario maschile.
Prostata e alimentazione: un legame diretto
La prostata è una ghiandola fondamentale per la funzione sessuale e riproduttiva maschile, ma sulla quale possono influire negativamente l’invecchiamento e altri fattori ambientali. L’alimentazione gioca un ruolo chiave nella salute della prostata: cibi ricchi di grassi saturi, zuccheri e carni lavorate sono stati associati a un aumento proprio del rischio di patologie prostatiche.
Al contrario, il modello mediterraneo, con il suo apporto di antiossidanti, fibre e grassi monoinsaturi, sembra avere un effetto protettivo.
Dieta mediterranea e rischio di cancro alla prostata
Diversi studi epidemiologici hanno mostrato come l’adesione alla dieta mediterranea sia correlata a una riduzione del rischio di tumore prostatico.
- I licopene contenuti nei pomodori (soprattutto se cotti con olio d’oliva) hanno dimostrato proprietà antiossidanti e anti-proliferative sulle cellule tumorali.
- Gli acidi grassi omega-3 del pesce hanno effetti antinfiammatori che possono ridurre la crescita di cellule maligne.
- L’alto consumo di frutta e verdura fornisce polifenoli e vitamine in grado di contrastare lo stress ossidativo, uno dei fattori implicati nella carcinogenesi prostatica.
Una review del 2016 pubblicata sul World Journal of Urology ha evidenziato che l’adesione a un’alimentazione mediterranea è associata a un minor rischio di sviluppare carcinoma prostatico aggressivo.
Dieta mediterranea e iperplasia prostatica benigna
Oltre al cancro, anche l’IPB rappresenta una condizione diffusa tra gli uomini dopo i 50 anni, caratterizzata da ingrossamento della ghiandola e disturbi urinari.
Studi osservazionali hanno dimostrato che seguire un modello mediterraneo riduce l’incidenza e la progressione dell’IPB. In particolare:
- Il consumo regolare di verdure a foglia verde e frutta è associato a un rischio inferiore di sintomi urinari.
- Gli acidi grassi insaturi dell’olio d’oliva e del pesce migliorano la funzione endoteliale, favorendo la salute del tratto urinario.
- L’apporto di fibre contribuisce a regolare il metabolismo degli ormoni sessuali, implicati nell’ipertrofia (ingrandimento) della prostata.
Meccanismi biologici di protezione
Il potere protettivo della dieta mediterranea sulla prostata sembra agire attraverso diversi meccanismi:
- Riduzione dello stress ossidativo grazie a polifenoli, vitamine e carotenoidi.
- Azione antinfiammatoria degli omega-3 e dei grassi monoinsaturi.
- Miglioramento della sensibilità insulinica, riducendo il rischio di sindrome metabolica, a sua volta correlata a un maggior rischio di patologie prostatiche.
- Modulazione ormonale, in particolare attraverso un equilibrio migliore tra testosterone e diidrotestosterone (DHT), coinvolto nell’IPB.
Cosa portare in tavola ogni giorno
Adottare uno stile mediterraneo significa privilegiare alimenti semplici e naturali. Vediamo quali sono i cibi che possono influire beneficamente sulla salute della prostata:
- Pomodori, carote e peperoni: ricchi di licopene e carotenoidi.
- Pesce azzurro e salmone: fonte di acidi grassi omega-3.
- Olio extravergine d’oliva: condimento principale, ricco di polifenoli.
- Frutta secca e semi: ottima fonte di grassi “buoni”.
- Verdure a foglia verde e crucifere: spinaci, cavoli e broccoli hanno composti con azione protettiva.
- Cereali integrali e legumi: forniscono fibre e micronutrienti preziosi.
Inoltre, per tutelare il benessere della prostata sarebbe necessario ridurre invece l’apporto di carni rosse, insaccati, dolci industriali e cibi ultraprocessati.
Infine, possiamo affermare che la dieta mediterranea non è solo un modello alimentare equilibrato, ma una vera e propria strategia di prevenzione delle malattie prostatiche. Grazie alla ricchezza di antiossidanti, fibre e grassi salutari, aiuta a ridurre l’infiammazione, protegge dallo stress ossidativo e contribuisce al corretto equilibrio ormonale.
Adottarla quotidianamente significa non solo favorire la longevità e la salute cardiovascolare, ma anche prendersi cura della prostata, un organo centrale per il benessere maschile.
Bibliografia
- Kenfield, S. A., DuPre, N., Richman, E. L., et al. (2014). Mediterranean diet and prostate cancer risk and mortality in the Health Professionals Follow-up Study. European Urology, 65(5), 887–894.
- Capurso, C., Vendemiale, G., & Lo Buglio, A. (2016). Dietary factors and prostate cancer prevention: Mediterranean diet as a protective model. World Journal of Urology, 34(10), 1555–1563.
- Pérez-Jiménez, F., & Ruano, J. (2019). The Mediterranean diet and health: a comprehensive overview. Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 59(2), 208–225.


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