La masturbazione è una pratica molto comune e naturale, ma spesso circondata da dubbi e pregiudizi. Una delle domande più frequenti da parte di alcuni pazienti è: “La masturbazione può danneggiare la fertilità maschile?”, come afferma il Dr. Izzo, urologo, andrologo e sessuologo.
Secondo lo specialista la risposta della scienza è chiara: la masturbazione non compromette la fertilità, anzi in alcuni casi può avere effetti benefici sulla salute sessuale e riproduttiva.
In questo articolo cercheremo di approfondire quali sono le evidenze scientifiche e quando la masturbazione fa parte di una relazione sana con sé stessi e quando può diventare limitante.
Fertilità maschile: come funziona in breve
La masturbazione influisce sulla fertilità? Per rispondere a questa domanda è necessario anzitutto capire come funziona la fertilità maschile. In sintesi, possiamo dire che la fertilità maschile dipende essenzialmente da alcuni fattori:
- Qualità e quantità degli spermatozoi presenti nel liquido seminale.
- Funzione ormonale corretta, in particolare della testosterone.
- Buono stato di salute generale, incluse le condizioni dell’apparato genitale.
Qualsiasi fattore che compromette uno o più di questi aspetti può influire sulla capacità di concepire. Per questo è importante distinguere tra miti e dati scientifici.
La masturbazione riduce il numero di spermatozoi?
Un timore diffuso è che la masturbazione frequente possa “esaurire” gli spermatozoi. In realtà, il corpo maschile produce milioni di spermatozoi ogni giorno (Amann, 2008).
È vero che dopo un’eiaculazione il numero di spermatozoi nel liquido seminale diminuisce temporaneamente, ma la produzione si rigenera in poche ore o giorni. Studi clinici hanno dimostrato che eiaculazioni regolari non riducono la fertilità a lungo termine (Levine, 2017).
La masturbazione influisce sulla qualità dello sperma?
La qualità seminale viene valutata attraverso parametri come motilità, morfologia e concentrazione degli spermatozoi.
Alcuni studi hanno evidenziato che un periodo di astinenza troppo prolungato può portare ad un aumento di spermatozoi “vecchi”, con ridotta mobilità e maggior rischio di danno al DNA (Levitas et al., 2005).
Al contrario, eiaculazioni regolari possono favorire l’eliminazione di spermatozoi meno vitali, migliorando così la qualità complessiva del liquido seminale.
Benefici indiretti della masturbazione
La masturbazione, se praticata in modo equilibrato, può avere anche effetti positivi sulla salute sessuale e generale:
- Riduce lo stress grazie al rilascio di endorfine.
- Aiuta a prevenire fenomeni congestivi prostatici, favorendo la salute della prostata (Rider et al., 2006).
- Migliora la consapevolezza sessuale e la capacità di controllo dell’eiaculazione. Per un approfondimento leggi anche il nostro articolo dedicato alla masturbazione e a eventuali benefici nel rapporto sessuale.
- Può ridurre il rischio di disfunzioni erettili legate all’ansia da prestazione.
Quando la masturbazione può diventare un problema
La masturbazione in sé non è dannosa, ma può diventarlo se:
- Diventa compulsiva, interferendo con la vita sociale, relazionale o lavorativa.
- È accompagnata da senso di colpa o disagio psicologico costante.
- È l’unico modo per vivere la sessualità, con difficoltà nei rapporti di coppia.
In questi casi, non si parla di danno alla fertilità, ma di un impatto sulla salute psicologica o relazionale che può richiedere supporto specialistico.
In conclusione, quindi, possiamo affermare che la masturbazione non fa male alla fertilità. Il corpo maschile è programmato per produrre continuamente spermatozoi, e le eiaculazioni regolari possono addirittura migliorare la qualità seminale.
Più che la frequenza della masturbazione, ciò che conta davvero per preservare la fertilità sono stili di vita sani: evitare fumo, alcol, obesità, sostanze tossiche e sottoporsi a controlli periodici. La masturbazione è una pratica fisiologica e, se vissuta in modo equilibrato, non ha conseguenze negative sulla capacità di avere figli.
Bibliografia
- Amann, R. P. (2008). The cycle of the seminiferous epithelium in humans: a need to revisit? Journal of Andrology, 29(5), 469–487.
- Levitas, E., Lunenfeld, E., Weiss, N., Friger, M., & Har-Vardi, I. (2005). Relationship between the duration of sexual abstinence and semen quality: analysis of 9,489 semen samples. Fertility and Sterility, 83(6), 1680–1686.
- Rider, J. R., Giovannucci, E. L., & Kenfield, S. A. (2006). Ejaculation frequency and risk of prostate cancer: updated results with an additional decade of follow-up. European Urology, 70(6), 974–982.
- Levine, L. A. (2017). Male infertility: Pathophysiology and treatment. In: Wein AJ, ed. Campbell-Walsh Urology. 11th ed. Philadelphia: Elsevier.


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