Andare in bicicletta, spiega il Dottor Izzo, Urologo e Andrologo a Napoli, è un esercizio fantastico per mantenersi in forma, ma può portare a traumi ripetuti alla prostata. Stare molto tempo in sella a una bicicletta o a una moto può causare irritazione alla prostata, e ciò può favorire l’instaurarsi di prostatite cronica o la sindrome da dolore pelvico cronico (CPPS). Il ciclismo può anche influire negativamente sulla fertilità, proprio a causa del determinarsi di un processo infiammatorio a carico della prostata con conseguente alterazione della produzione del liquido seminale. Tuttavia, bisogna tranquillizzarsi sul fatto che solo un piccolo numero di ciclisti contrae effettivamente la prostatite in sella alla propria bici, ma sarebbe opportuno per tutti i ciclisti e i motociclisti maschi prendere misure preventive e saper riconoscere i segni della prostatite.

Cos’è la prostatite?

La prostatite cronica è l’ infiammazione della ghiandola prostatica. La prostatite può essere difficile da diagnosticare e trattare. I sintomi possono durare oltre tre mesi senza evidenza di un’infezione del tratto urinario. I sintomi della prostatite possono includere:

  • Mal di schiena lombare
  • Dolore addominale
  • Minzione frequente
  • Problemi con la minzione (problemi di flusso, svuotamento incompleto della vescica)
  • Dolore durante la minzione
  • Dolore intestinale
  • Dolore in altre aree come lo scroto, l’uretra, la punta del pene o tra i genitali e l’ano
  • Dolore post-eiaculatorio (è associato a CPPS e può differenziarla da IPB)
  • Riduzione della libido
  • Disfunzione erettile

Abbiamo già detto che la continua pressione e stimolazione dell’area prostatica può portare alla prostatite cronica. L’uso di antibiotici è controverso, poiché  batteri non sono quasi mai l’unica causa di prostatite cronica. A volte i pazienti vengono sottoposti a settimane o mesi di antibiotici senza trovare alcun sollievo. La prostatite non batterica non risponde quindi agli antibiotici. A volte sono prescritti farmaci alfa-bloccanti per migliorare il flusso di urina, ma si possono verificare effetti collaterali negativi per le prestazioni sessuali. I medici possono anche raccomandare o prescrivere antidolorifici, farmaci antinfiammatori o rilassanti muscolari. I pazienti che cercano cure più naturali per trattare la prostatite possono rivolgersi ad integratori che supportano la salute della prostata.

Riguardo il dolore pelvico cronico dell’uomo, un ruolo centrale è occupato dalla prostatite cronica di tipo III. Questa è una patologia cronica caratterizzata da una infiammazione che colpisce la ghiandola prostatica, ma in assenza di classici segni di infezione; risultano infatti negative le ricerche di batteri a carico di urine e liquido prostatico, mentre è possibile ritrovare i segnali tipici dell’infiammazione (globuli bianchi).

Misure preventive per i ciclisti

La guida su due ruote può causare la prostatite, ma perché? Si sa che rimanere seduti o subire urti ripetuti in zona perineale può aumentare il rischio di prostatite, e molte volte un giro in bici o in moto mette sotto pressione la zona della prostata, causando irritazione. È importante per i ciclisti acquistare il giusto tipo di sella per bicicletta che non metta troppa pressione sulla zona perineale. In questo caso ci si può orientare verso una sella morbida, imbottita, o comunque con una zona centrale morbida. Anche inclinare la sella in modo da esercitare una minore pressione sulla zona della prostata, e assicurarsi di indossare pantaloncini da ciclismo imbottiti sono consigli molto utili. La sella giusta garantisce il flusso di sangue al pene, all’inguine e al perineo, preverrà il torpore e non irriterà l’area della prostata.

Altri consigli

Ricordarsi di rimanere idratati, urinare frequentemente, evitare di stare seduti troppo tempo ed eiaculare regolarmente. Limitare la caffeina e l’alcol. Evitare il tabacco e i cibi piccanti . Non sollevare oggetti pesanti con la vescica piena. Assicurarsi di continuare ad effettuare esercizio fisico. Uno studio del 2009 ha rilevato che gli uomini che si allenavano per 30 o più minuti al giorno avevano il 16% in meno di probabilità di sviluppare problemi alla prostata.