Molti uomini descrivono una particolare condizione caratterizzata da estrema sensibilità del glande e del pene, al punto da rendere i rapporti sessuali difficili o poco soddisfacenti. Questa condizione è nota come sindrome da pene ipersensibile (o “hypersensitive penis syndrome”) ed è un disturbo poco conosciuto, ma con conseguenze importanti sulla vita sessuale e psicologica, come afferma il Dr. Izzo, urologo, sessuologo e andrologo.
In questo articolo, pertanto cercheremo di approfondire questa sindrome, per offrire una panoramica chiara ed esaustiva, per permettere a chi soffre di questo disagio a come approcciare al problema in maniera positiva.
Definizione
La sindrome da pene ipersensibile si manifesta con una sensibilità eccessiva al tatto, spesso localizzata al glande, che può condizionare la vita sessuale e rendere l’esperienza incompleta o dolorosa. Chi sperimenta questa condizione, infatti, può lamentare:
- Eiaculazione precoce (difficoltà a controllare l’eiaculazione).
- Dolore o fastidio durante il rapporto.
- Ansia da prestazione e difficoltà nel mantenere la vita sessuale.
Non si tratta di una malattia in sé, ma di un disturbo funzionale che può essere associato ad altre condizioni cliniche.
Cause principali
Le origini di questa sindrome non sono ancora completamente chiarite, ma la ricerca ha individuato alcuni fattori correlati:
- Cause neurologiche: un’iperattività delle terminazioni nervose del glande può determinare una eccessiva sensibilità agli stimoli (Serefoglu & Saitz, 2012).
- Cause dermatologiche: irritazioni croniche, infezioni pregresse o condizioni cutanee possono rendere la pelle più reattiva. In tal senso, è opportuno rivolgersi a uno specialista proprio per istituire una processo di cura che possa essere efficace.
- Cause psicologiche: ansia, stress o esperienze negative possono amplificare la percezione sensoriale. Non sentirsi a proprio agio con il partner potrebbe inficiare l’intera esperienza rendendola poco appagante e addirittura frustrante, per cui è necessario non vivere la sessualità come una forzatura.
- Cause anatomiche: uomini circoncisi o con fimosi possono sperimentare alterazioni della sensibilità del glande.
Sintomi del pene ipersensibile
Quando bisogna confidare al proprio medico curante dei disturbi legati alla sfera sessuale c’è sempre un po’ di timore o di imbarazzo. Però è opportuno riconoscere i sintomi e riferirli allo specialista senza alcuna riserva, così da facilitare la risoluzione del problema.
Dai pazienti che riscontrano una problematica relativa al pene ipersensibile vengono segnalati i seguenti sintomi:
- Difficoltà a mantenere il rapporto sessuale oltre pochi minuti.
- Sensazione di bruciore, pizzicore o iperreattività al tatto.
- Disagio anche durante la masturbazione o in assenza di partner.
- Riduzione della qualità della vita sessuale e del benessere di coppia.
Come possiamo vedere da tali sintomi, la sindrome del pene ipersensibile può compromettere la vita sessuale a 360° per cui è importante un approccio personalizzato atto a lavorare sui sintomi specifici.
Differenza con l’eiaculazione precoce
Molti pazienti confondono la sindrome da pene ipersensibile con la semplice eiaculazione precoce. Tuttavia, si tratta di due condizioni che hanno un’eziologia diversa, anche se come abbiamo visto in precedenza il pene ipersensibile può essere la causa di un’eiaculazione precoce.
Approcciare correttamente significa riuscire a migliorare la propria condizione, per cui è importante segnalare al proprio medico quali sono tutti i sintomi, così da capire quali analisi effettuare.
In particolare, possiamo dire che:
- L’eiaculazione precoce può avere cause multiple (ormonali, psicologiche, relazionali).
- Nella sindrome da pene ipersensibile la causa principale è l’eccessiva sensibilità nervosa.
Per capire meglio le differenze, leggi anche il nostro articolo dedicato all’eiaculazione precoce.
Come si effettua la diagnosi del pene ipersensibile?
Non esiste un test specifico, ma la diagnosi si basa su:
- Visita andrologica o urologica accurata.
- Esclusione di patologie dermatologiche o neurologiche.
- Anamnesi dettagliata sui sintomi e sull’impatto sulla vita sessuale.
In alcuni casi può essere utile un esame neurofisiologico per valutare la sensibilità peniena.
Trattamento del pene ipersensibile
Il trattamento è personalizzato e dipende dall’intensità dei sintomi. Alcuni approcci possibili includono:
- Terapia comportamentale: tecniche come “stop-start” e “squeeze” possono aiutare a ritardare l’eiaculazione.
- Creme o gel desensibilizzanti: riducono la sensibilità del glande (a base di lidocaina o prilocaina).
- Farmaci sistemici: in casi selezionati, antidepressivi ad azione serotoninergica (SSRI) possono aumentare la latenza eiaculatoria.
- Counseling psicologico o terapia sessuale: utile quando l’ansia o il disagio emotivo aggravano i sintomi.
- Interventi chirurgici (rarissimi e solo in casi gravi): riduzione selettiva della sensibilità nervosa del glande.
Impatto psicologico
Molti uomini con sindrome da pene ipersensibile sviluppano insicurezza, frustrazione e ansia, che peggiorano ulteriormente il problema.
Il supporto psicologico e la comunicazione con il partner sono fondamentali per ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita sessuale.
Possiamo, quindi, concludere dicendo che la sindrome da pene ipersensibile è una condizione poco conosciuta, ma molto impattante. Non deve essere confusa con una semplice “sensibilità maggiore” o con l’eiaculazione precoce: è un disturbo complesso che richiede valutazione specialistica. In caso sperimenti i sintomi descritti non esitare a contattare il Dr. Izzo per fissare un appuntamento.
Con le giuste strategie, dalla terapia comportamentale ai trattamenti farmacologici, è possibile recuperare una vita sessuale soddisfacente e ridurre l’impatto psicologico della condizione.
Bibliografia
- Serefoglu, E. C., & Saitz, T. R. (2012). New insights on premature ejaculation: a review of definition, classification, prevalence and treatment. Asian Journal of Andrology, 14(6), 822–829.
- McMahon, C. G., Althof, S., Waldinger, M. D., et al. (2014). An evidence-based definition of lifelong premature ejaculation: report of the International Society for Sexual Medicine Ad Hoc Committee for the Definition of Premature Ejaculation. Journal of Sexual Medicine, 11(6), 1423–1441.
- Rowland, D. L., Patrick, D. L., Rothman, M., & Gagnon, D. D. (2007). The psychological burden of premature ejaculation. Journal of Urology, 177(3), 1065–1070.


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