La disfunzione erettile (DE) rappresenta una delle problematiche sessuali maschili più diffuse, con un impatto significativo sulla qualità della vita e sull’equilibrio psicologico dell’uomo.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 150 milioni di uomini nel mondo soffrono di questa condizione, e si prevede che il numero possa raddoppiare entro il 2025. Se fino a pochi anni fa le soluzioni si limitavano a terapie sintomatiche, come l’uso di farmaci vasodilatatori (i famosi inibitori della PDE5), oggi ci troviamo di fronte a una vera e propria rivoluzione terapeutica: le terapie rigenerative.
Le nuove frontiere della medicina rigenerativa promettono non solo il trattamento dei sintomi, ma una rigenerazione dei tessuti danneggiati alla base della disfunzione erettile. Ma siamo davvero di fronte al futuro? O, come spesso accade nella medicina, è ancora tutto in fase sperimentale?
In questo articolo proverò a spiegarti quali sono le principali terapie rigenerative attualmente in uso o in fase avanzata di sperimentazione, con un approccio semplice ma rigorosamente basato sulla letteratura scientifica più aggiornata.
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Le cause della disfunzione erettile: oltre la superficie
La DE non è una condizione unica, bensì l’esito di un insieme di fattori che possono essere vascolari, neurologici, ormonali o psicologici. Tuttavia, le cause organiche, e in particolare quelle vascolari, sono responsabili della maggior parte dei casi.
L’invecchiamento, il diabete, l’ipertensione, l’obesità e l’aterosclerosi compromettono la vascolarizzazione del pene, danneggiando l’endotelio (il rivestimento interno dei vasi sanguigni) e riducendo l’afflusso di sangue necessario per ottenere e mantenere un’erezione.
Le terapie tradizionali, come i farmaci orali, agiscono temporaneamente migliorando il flusso sanguigno, ma non risolvono il problema alla radice. Ecco perché la medicina rigenerativa ha iniziato a raccogliere sempre più interesse: il suo obiettivo è ripristinare la funzione biologica dei tessuti.
Onde d’urto a bassa intensità: una tecnologia promettente
Come funziona
Le onde d’urto a bassa intensità (Li-ESWT) rappresentano una delle terapie rigenerative più studiate e utilizzate. Si tratta di onde acustiche applicate in modo non invasivo al pene, che stimolano il rilascio di fattori di crescita, promuovono la neoangiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni) e migliorano la funzione endoteliale.
Evidenze cliniche
Diversi studi hanno dimostrato un miglioramento significativo della funzione erettile, in particolare nei pazienti con DE di origine vascolare. Una metanalisi pubblicata su Sexual Medicine Reviews (2019) ha riportato che circa il 60-70% dei pazienti risponde positivamente al trattamento, con effetti che possono durare fino a 12 mesi dopo il ciclo terapeutico.
Vantaggi e limiti
I vantaggi includono:
- Trattamento non invasivo e indolore
- Nessun effetto collaterale significativo
- Possibilità di combinazione con altre terapie
Tuttavia, non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo e i risultati possono variare in base alla gravità della DE e alla presenza di comorbidità.
Terapia con cellule staminali: rigenerare dall’interno
Cos’è e come agisce
La terapia con cellule staminali rappresenta l’approccio rigenerativo per eccellenza. L’idea è quella di utilizzare cellule mesenchimali autologhe (prelevate dal tessuto adiposo o dal midollo osseo) che, una volta iniettate nei corpi cavernosi, possono differenziarsi in cellule endoteliali, muscolari lisce o nervose, contribuendo al ripristino della funzionalità erettile.
Studi clinici
Uno studio pubblicato su European Urology (Haahr et al., 2016) ha mostrato che, dopo l’iniezione intracavernosa di cellule staminali adipose, uomini con DE post-prostatectomia hanno riportato un miglioramento significativo nella funzione erettile entro sei mesi.
Tuttavia, la terapia è ancora in fase sperimentale, e l’uso clinico è limitato a trial controllati. Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare dosaggi, sicurezza a lungo termine e protocolli standardizzati.
PRP (Plasma Ricco di Piastrine): una risorsa “naturale”
Meccanismo d’azione
Il PRP (Platelet-Rich Plasma) è ottenuto dal sangue del paziente stesso. Una volta centrifugato, il plasma ricco di piastrine viene iniettato nel pene. Le piastrine rilasciano fattori di crescita che stimolano la rigenerazione dei tessuti e migliorano la vascolarizzazione.
Dati scientifici e applicazione
Studi preliminari suggeriscono che il PRP può migliorare la rigidità erettile, l’afflusso ematico e la sensibilità peniena. Tuttavia, mancano ancora studi randomizzati su larga scala che ne certifichino l’efficacia rispetto al placebo. L’uso del PRP è sicuro e privo di effetti collaterali, ma deve essere eseguito da personale medico esperto.
Il futuro della medicina sessuale maschile
Le terapie rigenerative rappresentano un cambio di paradigma nella gestione della disfunzione erettile. L’approccio non si limita più a mascherare i sintomi, ma punta a ripristinare la salute vascolare e tessutale.
Prospettive e integrazione
Nel futuro, la combinazione di:
- Onde d’urto
- PRP
- Cellule staminali
- Terapie geniche (in fase iniziale di studio)
potrebbe portare a protocolli personalizzati per ogni paziente, con risultati sempre più duraturi e naturali.
È fondamentale che queste terapie siano inserite in un percorso multidisciplinare, che comprenda:
- Valutazione ormonale e metabolica
- Supporto psicologico e sessuologico
- Modifica dello stile di vita (alimentazione, attività fisica, fumo, alcol)
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Bibliografia
- Haahr MK, Jensen CH, Toyserkani NM, et al. Safety and Potential Effect of a Single Intracavernous Injection of Autologous Adipose-Derived Regenerative Cells in Patients With Erectile Dysfunction Following Radical Prostatectomy: An Open-Label Phase I Clinical Trial. European Urology. 2016;70(5): 805–812.
- Lu Z, Lin G, Reed-Maldonado A, Wang C, Lee YC, Lue TF. Low-intensity Extracorporeal Shock Wave Treatment Improves Erectile Function: A Systematic Review and Meta-analysis. European Urology. 2017;71(2):223–233.
- Matz EL, Pearlman AM, Terlecki RP. Safety and feasibility of platelet rich fibrin matrix injections for treatment of common urologic conditions. Investigative and Clinical Urology. 2018;59(1):61–65.
- Vardi Y, Appel B, Kilchevsky A, Gruenwald I. Does Low-Intensity Extracorporeal Shock Wave Therapy Have a Physiologic Effect on Erectile Function? Short-Term Results of a Randomized, Double-Blind, Sham-Controlled Study. J Urol. 2012;187(5):1769–1775.
- Sokolakis I, Hatzichristodoulou G. Current Status of Stem Cell Therapy in Erectile Dysfunction: A Systematic Review of Clinical Studies. World Journal of Men’s Health. 2019;37(3): 208–216.

