Il pene, spiega il Dottor Izzo, Urologo e Andrologo a Napoli, è l’organo genitale maschile ed è composto da 3 camere di tessuto spugnoso che contengono muscoli lisci e una gran quantità di nervi e vasi sanguigni. I corpora cavernosa costituiscono 2 delle camere che si trovano su entrambi i lati  del pene, dorsalmente. Il corpus spongiosum si trova sotto i corpora cavernosa e circonda l’uretra, il canale attraversato dall’urina e dal liquido seminale. Alla punta del pene, il corpo spongioso si espande a formare il glande.

A proposito del cancro del pene

Il cancro è costituito da cellule sane che si modificano e iniziano a crescere fuori controllo, formando una massa chiamata tumore maligno. Maligno vuol dire che il tumore può crescere e diffondersi in altre parti del corpo. Ci sono anche tumori del pene benigni, che possono crescere ma non diffondersi in altre parti dell’organismo.

Il cancro del pene è una forma rara di tumore che si verifica più frequentemente negli uomini non circoncisi, il che significa che hanno ancora un lembo di pelle, il prepuzio, che copre la punta del loro pene. La circoncisione è la rimozione del prepuzio e può ridurre il rischio di cancro del pene.

I fattori di rischio sono la fimosi, il fumo di sigaretta, le terapie radianti (radioterapia), lesioni verrucose genitali (infezione da HPV 16 e 18) e la balanite xerotica. A tutto questo va aggiunto che le scarse condizioni socio-economiche e, di conseguenza, la scarsa igiene intima, costituiscono un altro fattore favorente lo sviluppo del tumore del pene, se associati a fattori di rischio.

Tipi di cancro del pene

Ci sono diversi tipi di cancro del pene, tra cui:

  • Carcinoma epidermoide / squamoso. Il 95 per cento (95%) dei casi di cancro del pene è un carcinoma epidermoide, o delle cellule squamose. Ciò significa che le cellule tumorali assomigliano ai tessuti che compongono la pelle se analizzate attraverso un microscopio. Il carcinoma delle cellule squamose può originarsi ovunque sul pene. Ma di solito si sviluppa sopra o sotto il prepuzio. Quando si trova in una fase precoce, il carcinoma epidermoide generalmente può essere curato.
  • Carcinoma delle cellule basali. Anche le cellule basali a volte possono diventare cancerose. Esse sono cellule rotonde situate sotto le cellule squamose in uno strato di pelle chiamato epidermide inferiore. Il carcinoma delle cellule basali è un tipo di cancro della pelle diverso dal melanoma. Meno del 2% dei tumori del pene sono tumori relativi alle cellule basali.
  • Melanoma. Lo strato più profondo dell’epidermide contiene cellule disperse chiamate melanociti. Queste cellule producono la melanina che dà colore alla pelle. Il melanoma ha sempre origine nei melanociti ed è la tipologia più grave di cancro della pelle. Questo cancro, talvolta, può originarsi sulla superficie del pene.
  • Sarcoma. Circa l’1% dei tumori del pene sono sarcomi. Il sarcoma è un cancro che riguarda i tessuti che supportano e collegano il corpo, come vasi sanguigni, muscoli e adipe.

Prestazione clinica

Proprio in virtù di quanto sopra esposto, il tumore del pene può essere misconosciuto dal paziente per molto tempo e manifestarsi in una fase già molto avanzata.

Generalmente si presenta come un’area rilevata, nodulare o verrucosa, dura e infiammata e spesso ulcerata. Si possono associare disturbi minzionali sia da riempimento (irritativi) sia da svuotamento (ostruttivi).

Diagnosi

Oltre all’esame obiettivo penieno con le caratteristiche di cui sopra, può aversi un coinvolgimento linfonodale già evidente clinicamente alla palpazione dove i linfonodi inguinali appaiono ingrossati e fissi rispetto ai piani sottostanti.

L’ecografia peniena è l’indagine diagnostica di primo livello e permette lo studio delle strutture del pene. Eseguita la diagnosi è necessaria la stadiazione locale e a distanza della malattia mediante TC e Risonza Magnetica.

Nel caso in cui il paziente sia candidabile ad una chirurgia conservativa, è necessario eseguire una Risonanza Magnetica inducendo l’erezione in modo da studiare con maggiore accuratezza i rapporti della neoplasia con il tessuto erettile (Corpo cavernoso).

Chirurgia

Nel caso di forme superficiali è possibile, con adeguate cautele, proporre un intervento conservativo, volto cioè alla rimozione della sola lesione maligna preservando il resto del pene.

Nel caso in cui ci si trovasse di fronte ad una patologia più avanzata è indicata l’amputazione parziale del pene o la penectomia totale con urostomia perineale (emasculatio) e linfoadenctomia inguinale bilaterale seguita, se necessario, da linfoadenectomia pelvica.

La chirurgia delle forma avanzate si associa ad un elevata morbilità postoperatoria caratterizzata da linfedema, infezione e necrosi cutanea.

Può seguire indicazione alla chemioterapia adiuvante combinata.