Il varicocele è una dilatazione patologica delle vene testicolari, che hanno il compito di drenare il sangue nei testicoli. Quest’anomalia provoca il gonfiore del testicolo interessato.
E’ una patologia che interessa il 14% degli uomini, spiega il Dottor Izzo, Urologo e Andrologo a Napoli, i soggetti più colpiti hanno un’età compresa tra i 15 ed i 25 anni. Il varicocele è stato inoltre riconosciuto come possibile causa di infertilità maschile.
Esso è una patologia idiopatica: sono ignote le cause di questa anomalia.
Sono state avanzate una serie di ipotesi; tra cui la più fondata ritiene che il varicocele sia un’alterazione del sistema di valvole presente sulla parete interna delle vene.
In assenza di anomalie, il sangue viaggia in un’unica direzione attraverso questo sistema di valvole, in caso di varicocele il sangue torna indietro, ristagnando.

Le diverse forme di varicocele: come riconoscerlo?

Esistono diverse forme di varicocele:
– il varicocele idiopatico;
– il varicocele secondario.
Il varicocele di forma idiopatica è causato dal cattivo funzionamento delle valvole venose, mentre il varicocele di forma secondaria è costituito dal blocco delle vene testicolari.
In caso di varicocele di forma secondaria, in molti casi la causa è un tumore a livello addominale o pelvico, tale tumore va a comprimere i vasi venosi, non lasciando la possibilità al sangue di defluire in maniera corretta e ordinaria.

Diamo un’occhiata ai primi nove sintomi di un varicocele discutendo cosa potresti notare in termini di aspetto visivo.

1. Vene dilatate nello scroto. Un varicocele è un gruppo di vene dilatate che spesso assomiglia a un groviglio di filamenti.

2. Un testicolo è più grande dell’altro.  In genere, il testicolo più piccolo si trova sul lato dello scroto che ha il varicocele. E molto spesso – l’85% delle volte – il varicocele si sviluppa sul lato sinistro dello scroto a causa della posizione delle vene su quel lato.

3. Presenza di un nodulo nel testicolo che non causa doloreOgni volta che si trova un nodulo nel testicolo o nello scroto, sarebbe bene farlo controllare dall’andrologo il prima possibile. Tuttavia, se il nodulo è in realtà un varicocele, nella maggior parte dei casi non causerà dolore.

Sebbene sia vero che il dolore nel varicocele non è un sintomo comune, può comunque verificarsi quando il varicocele diventa più grande. Il dolore assumerà in genere le seguenti caratteristiche.

4. Un dolore sordo e fastidioso allo scroto. Questo dolore è causato dall’accumulo di sangue nello scroto. Supportare il varicocele con un sospensorio uno slip, piuttosto che unboxer, a volte può aiutare ad alleviare il disagio.

5. Dolore che peggiora all’aumentare del tempo in cui si sta alzati, e migliora quando ci si coricaPiù a lungo si è in piedi, più corposi diventano gli accumuli di sangue nel varicocele. Sdraiarsi può aiutare il sangue a defluire dallo scroto, alleviando così il dolore.

6. Dolore che peggiora dopo un esercizio prolungato o intensoL’esercizio prolungato può affaticare la circolazione venosa, causando un maggiore ristagno di sangue.

7. Dolore che peggiora quando fa caldo. Il caldo può far dilatare le vene, rendendo più difficile per le vene colpite dal varicocele far fluire il sangue verso il cuore.

La diagnosi del varicocele e il trattamento risolutivo.

La diagnosi consiste in un esame obiettivo e un’ecografia addominale, il percorso di diagnosi parte da una buona analisi: si parte dalla palpazione dello scroto fino ad arrivare ad indagini di livello superiore come indagini ecografiche.
E’ possibile distinguere diversi gradi del varicocele:
– il varicocele di grado I si presenta durante l’aumento di pressione addominale;
– il varicocele di grado II è un varicocele palpabile ma non visibile;
– il varicocele di grado III è un varicocele palpabile e visibile.
Una volta giunti all’individuazione del grado di varicocele sarà opportuno eseguire lo spermiogramma che mostrerà al medico lo stato del liquido seminale.
Solo in alcuni casi è previsto un trattamento, solo in casi più gravi è consigliato l’intervento chirurgico, il quale potrà essere effettuato con una serie di tecniche che diversificano tra loro a seconda del caso di specie.