adenoma prostatico

L’adenoma prostatico, noto anche come ipertrofia prostatica benigna (IPB) o prostata ingrossata, è una condizione comune che colpisce molti uomini con l’avanzare dell’età.

Come spiegato dal Dott. Izzo, urologo a Napoli, si tratta di un aumento di dimensioni non cancerose della ghiandola prostatica, che può causare una serie di sintomi urinari che possono influire sulla qualità di vita del paziente.

In questo articolo cercheremo di trattare questo tema, molto sentito da tanti uomini, per offrire una sorta di road map da percorrere per risolvere questa problematica e ridurre i sintomi, che possono essere invalidanti o avere un notevole impatto sulla quotidianità.

Come riconoscere l’adenoma prostatico: i sintomi più comuni

Con l’avanzare dell’età, la prostata può subire delle modifiche che vedono l’aumento del suo volume. Quando questo accade si possono osservare determinati sintomi che approfondiremo nelle sezioni sottostanti.

Difficoltà nell’iniziare la minzione – esitazione minzionale
Può essere difficile avviare il flusso di urina, e talvolta si possono fare sforzi o spingere per iniziare la minzione.

Debole flusso urinario – mitto ipovalido
Il flusso di urina può risultare debole, e la minzione può richiedere più tempo rispetto a prima.

Sensazione di incompleto svuotamento della vescica
Dopo aver terminato di urinare, si può avere la sensazione che la vescica non sia completamente svuotata.

Aumento della frequenza urinaria – pollachiuria
Si può avvertire la necessità di urinare più spesso, sia di giorno che di notte (nicturia).

Urgenza urinaria
Si può sperimentare una forte e improvvisa necessità di urinare, che può essere difficile da trattenere.

Minzione intermittente
La minzione può diventare intermittente, con frequenti interruzioni del flusso urinario durante l’atto stesso.

Gocciolamento post-minzione
Dopo aver terminato di urinare, può verificarsi il gocciolamento involontario di urina.

Come si diagnostica l’adenoma prostatico

La diagnosi dell’adenoma prostatico, o ipertrofia prostatica benigna (IPB), richiede una valutazione medica completa che può includere diversi passaggi.

Storia medica e sintomi: il medico raccoglierà una storia medica dettagliata, inclusi i sintomi urinari e altri disturbi della vescica o della prostata. Saranno discussi anche i sintomi generali e il livello di impatto sulla qualità della vita.

Esame fisico: durante l’esame fisico, il medico esaminerà l’addome, il retto e la prostata mediante la palpazione rettale. Questo consente allo specialista di valutare le dimensioni, la consistenza e l’eventuale presenza di anomalie della prostata.

Esami di laboratorio: il medico può richiedere esami del sangue, come l’antigene prostatico specifico (PSA), che può aiutare a escludere o monitorare il cancro alla prostata. Tuttavia, il PSA da solo non è sufficiente per diagnosticare l’adenoma prostatico, poiché il livello di PSA può essere elevato anche in altre condizioni.

Esami delle urine: un’analisi delle urine può essere richiesta per escludere l’infezione delle vie urinarie o altre condizioni che potrebbero causare sintomi simili.

Ultrasuoni: l’ecografia prostatica sovrapubica o transrettale costituisce un esame comune per valutare le dimensioni e la forma della prostata. Durante l’ecografia, viene utilizzata una sonda convex sovrapubica o, nel caso di un ecografia transrettale, viene inserita una sonda nel retto per ottenere immagini ad alta risoluzione della prostata e delle strutture circostanti.

Uroflussometria: questo test misura la velocità e il flusso dell’urina durante la minzione. Aiuta a valutare l’efficienza del flusso urinario e può indicare eventuali ostruzioni causate dall’adenoma prostatico.

Cistoscopia: in alcuni casi, può essere eseguita una cistoscopia. Questo esame coinvolge l’inserimento di un sottile tubo flessibile con una telecamera attraverso l’uretra per esaminare direttamente la vescica e l’uretra. La cistoscopia consente di valutare l’eventuale ostruzione delle vie urinarie e altre condizioni.

La diagnosi dell’adenoma prostatico si basa sulla combinazione di storia medica, esame fisico e risultati degli esami diagnostici. L’esclusione di altre condizioni, come il cancro alla prostata o le infezioni urinarie, è importante per una diagnosi accurata.

Terapia per l’adenoma prostatico: ecco cosa fare

La terapia per l’adenoma prostatico dipende dalla gravità dei sintomi e dalla loro interferenza con la qualità della vita.

Monitoraggio attento: se i sintomi sono lievi o non influenzano significativamente la qualità della vita, è possibile adottare un approccio di monitoraggio attento senza alcun trattamento immediato. In questi casi, il medico consiglierà controlli regolari per valutare l’evoluzione della condizione.

Modifiche dello stile di vita: apportare modifiche allo stile di vita può aiutare a gestire i sintomi dell’adenoma prostatico. Ciò può includere evitare di bere liquidi prima di andare a letto, ridurre il consumo di caffeina e alcol e fare esercizio fisico regolare.

Terapie farmacologiche: sono disponibili diversi farmaci per il trattamento dei sintomi dell’adenoma prostatico. Questi farmaci possono aiutare a rilassare i muscoli della prostata e dell’uretra, migliorando il flusso urinario e riducendo i sintomi. Alcuni esempi di farmaci comunemente utilizzati includono inibitori della 5-alfa-reduttasi, bloccanti alfa-adrenergici e farmaci antimuscarinici ed estratti di polline o di Serenoa Repens.

Interventi chirurgici: Nei casi in cui i sintomi sono gravi o non migliorano con i trattamenti farmacologici, può essere necessario un intervento chirurgico. Ci sono diverse procedure chirurgiche disponibili per ridurre l’ingrossamento prostatico, come la resezione transuretrale della prostata (TURP), la vaporizzazione laser della prostata e la resezione a cielo aperto.

La scelta della terapia dipende dalla gravità dei sintomi, dalla dimensione della prostata, dalla presenza di altre condizioni mediche e dalle preferenze personali. È importante consultare un urologo o un medico specializzato come il dott.Izzo, urologo a Napoli, per una valutazione completa e una discussione delle opzioni terapeutiche più appropriate.

Quali sono le tecniche chirurgiche per la cura dell’adenoma prostatico

Esistono diverse tecniche chirurgiche utilizzate per la cura dell’adenoma prostatico o ipertrofia prostatica benigna (IPB). La scelta della tecnica dipende dalle dimensioni della prostata, dalla gravità dei sintomi, dalle condizioni mediche del paziente e dalle preferenze personali.

Resezione transuretrale della prostata (TURP): È il metodo chirurgico tradizionale più comune per trattare l’adenoma prostatico. Durante la TURP, un endoscopio viene inserito nell’uretra per rimuovere parte del tessuto prostatico in eccesso che sta comprimendo l’uretra. Questa tecnica richiede anestesia generale o spinale ed è considerata un’opzione efficace per i casi di IPB di dimensioni moderate o grandi.

Enucleazione laser della prostata: Questa tecnica utilizza il laser per rimuovere l’adenoma prostatico. L’enucleazione laser della prostata può essere eseguita con vari tipi di laser, come il laser ad holmio o il laser al thulium. Questo metodo permette una rimozione precisa del tessuto prostatico, riducendo il rischio di complicazioni. È particolarmente adatto per la prostata di dimensioni maggiori.

Vaporizzazione laser della prostata (PVP): nella PVP, il laser viene utilizzato per vaporizzare il tessuto prostatico in eccesso. Questa tecnica offre un’alternativa alla resezione tradizionale, ed è meno invasiva e richiede meno tempo di recupero. Può essere indicata per prostata di dimensioni moderate.

Incisione transuretrale della prostata (TUIP): durante la TUIP, vengono praticate delle incisioni nel collo della vescica e nella prostata per migliorare il flusso urinario. Questa tecnica è indicata per prostata di dimensioni più piccole e può essere una scelta appropriata per i pazienti che possono e desiderano evitare una rimozione significativa del tessuto prostatico.

Rezum: è una tecnica innovativa che consente, specie nei pazienti giovani, di ridurre al massimo i fastidi e le complicanze post-operatoria oltre che il ricorso a terapie farmacologiche croniche.
E’ una procedura ambulatoriale, ovvero che viene eseguita in anestesia locale e sedazione, senza ricovero, che permette, attraverso l’iniezione di vapore acqueo nella prostata di risolvere gran parte dei sintomi urinari permettendo di conservare l’eiaculazione.

Embolizzazione delle arterie prostatiche (PAE): Questa tecnica si caratterizza dall’’introduzione di piccole particelle nelle arterie che alimentano la prostata per ridurre il flusso di sangue e quindi la dimensione dell’adenoma. La PAE è un’opzione in fase di sviluppo, e può essere indicata per pazienti selezionati con IPB.

Ogni tecnica chirurgica ha vantaggi, svantaggi e considerazioni specifiche. La scelta della tecnica chirurgica sarà determinata dallo specialista in base alle caratteristiche individuali del paziente.

È importante discutere con il proprio urologo o chirurgo urologico le opzioni disponibili e le relative implicazioni, per prendere una decisione informata sulla scelta del trattamento chirurgico più appropriato.

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Adenoma prostatico: sintomi e terapia
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Adenoma prostatico: sintomi e terapia
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L'adenoma prostatico, noto anche come ipertrofia prostatica benigna (IPB) o prostata ingrossata, è una condizione comune che colpisce molti uomini con l'avanzare dell'età. Come spiegato dal Dott. Izzo, urologo a Napoli, si tratta di un aumento di dimensioni non cancerose della ghiandola prostatica, che può causare una serie di sintomi urinari che possono influire sulla qualità di vita del paziente. In questo articolo cercheremo di trattare questo tema, molto sentito da tanti uomini, per offrire una sorta di road map da percorrere per risolvere questa problematica e ridurre i sintomi, che possono essere invalidanti o avere un notevole impatto sulla quotidianità.
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