La candida maschile è un’infezione fungina che può colpire l’area genitale degli uomini, causando sintomi spiacevoli e richiedendo un approccio adeguato per la gestione. In questo articolo il Dott. Alessandro Izzo, specialista urologo a Napoli, parlerà dei sintomi, delle opzioni di cura e di alcuni consigli pratici per affrontare efficacemente questa condizione.

Cos’è la candida maschile?

La candida maschile è un’infezione da lievito causata da Candida Albicans, un fungo che provoca disturbi e infiammazioni prevalentemente agli organi genitali e a volte anche alla bocca.

Anche se questo tipo di infezione tende a manifestarsi principalmente nelle donne, non è infrequente che possa colpire anche soggetti di sesso maschile.

La candidosi nell’uomo interessa principalmente l’estremità del pene e si manifesta con irritazione e arrossamento del glande (balanite), ma può anche colpire la pelle (candidosi cutanea) o, come specificato all’inizio, l’interno della bocca (in questo caso si parla di candidosi orale o “mughetto”).

Cause della candida maschile

Il fungo Candida Albicans ama particolarmente gli ambienti caldi ed umidi. Per tale motivo, i genitali e la bocca sono i luoghi favoriti da questo organismo.

Alcuni soggetti ospitano normalmente colonie di questi funghi sulla pelle e nelle mucose; ma quando il sistema immunitario e i batteri “buoni” dell’organismo agiscono correttamente, non c’è pericolosità per l’organismo in quanto la proliferazione dei funghi è limitata.

L’infezione da candida, invece, si può sviluppare quando i batteri buoni vengono distrutti e il sistema immunitario è debole. In tal modo viene compromessa la loro azione di difesa.

I fattori di rischio che possono contribuire alla proliferazione del fungo da candida sono:

  • calo dei batteri buoni in seguito all’assunzione di antibiotici;
  • cattiva igiene: può favorire la diffusione dell’infezione da candida lavarsi sporadicamente oppure lavarsi in modo sbagliato con detergenti formulati con sostanze troppo aggressive o di scarsa qualità che possono danneggiare la pelle e le mucose;
  • asciugare le parti intime in maniera troppo frettolosa favorisce l’umidità in prossimità dei genitali asciugati male;
  • rapporti sessuali non protetti: il contagio attraverso rapporti sessuali non protetti non ha effetti immediati e può generare ulteriori possibilità di contagiare soggetti sani se non si hanno partner fissi. Appena i sintomi si manifestano, bisogna astenersi dai rapporti sessuali per tutta la durata della cura;
  • obesità: i pazienti obesi devono prestare maggiore attenzione all’igiene personale al fine di ridurre al minimo le possibilità di proliferazione del fungo tra le pieghe e gli interstizi cutanei;
  • utilizzo di biancheria sintetica: la biancheria sintetica può portare al surriscaldamento delle parti intime e a rendere più ospitale il fungo della candida;
  • pazienti con HIV o altre patologie che indeboliscono il sistema immunitario: i soggetti maschi con un sistema immunitario fragile sono maggiormente a rischio di infezione, che si diffonde velocemente senza essere ostruita dalle difese immunitarie;
  • eccessiva igiene, specie utilizzando detergenti intimi femminili, che essendo pH acido sono lesivi per l’integrità della cute del pene;
  • pazienti con diabete: l’eccesso di glucosio nel sangue garantisce una fonte maggiore di nutrimento per i funghi da candida.

Sintomi della candida maschile

La candida maschile può essere asintomatica in alcuni pazienti. Ma quando si manifesta in modo evidente, i sintomi possono includere prurito intenso, arrossamento, gonfiore e secrezione biancastra sotto il prepuzio. Talvolta, la candida può causare dolore durante i rapporti sessuali e la minzione. Riconoscere tempestivamente questi sintomi è il primo passo verso una gestione efficace.

Schematicamente, i sintomi che si manifestano con l’infezione da candida sono i seguenti:

  • irritazione, prurito o bruciore sotto il prepuzio o sulla punta del pene;
  • arrossamento del glande;
  • lesioni ulcerose con secrezioni biancastre, spesso maleodoranti, grumose e dense;
  • fastidio durante i rapporti sessuali;
  • difficoltà a retrarre il prepuzio (fimosi);
  • dolore e sanguinamento durante la minzione;
  • gonfiore ai linfonodi inguinali (in rari casi).

Nel casi di infezione da candida cutanea, si possono avere arrossamento, irritazione, prurito e bruciore in prossimità delle pieghe dell’epidermide, come gomiti, inguine, spazi fra le dita e fra i genitali e l’ano. La pelle affetta da candida può diventare squamosa e arrivare a secernere una sostanza bianco-giallastra.

La candidosi maschile non rappresenta un pericolo grave per la salute, ma può diventarlo quando il sistema immunitario è compromesso da patologie che indeboliscono le difese immunitarie, scatenando una candidosi invasiva.

I sintomi della candidosi invasiva, in questo caso, sono:

  • stati febbrili (temperatura corporea superiore a 38°C);
  • nausea.

E’ necessario rivolgersi al medico se si è affetti da candida e si manifesta uno dei tre sintomi suddetti in un breve periodo, causati da altre patologie debilitanti per il sistema immunitario. Il medico può raccomandare il ricovero ospedaliero per cautelare il paziente e curare l’infezione senza compromettere le normali funzioni dell’organismo.

Diagnosi di candida maschile

La diagnosi della candida può essere svolta con un esame obiettivo accurato, attraverso cui il medico andrologo analizza la sintomatologia, i segni e la storia clinica del paziente (ricadute, malattie attuali). Saranno poi effettuati ulteriori test diagnostici, come l’analisi di sangue ed urine, se i sintomi sono gravi e si può pensare ad un aggravamento della candida se i sintomi persistono anche dopo il trattamento o se le ricadute sono eccessive.

Le analisi diagnostiche richiedono in genere l’esecuzione di un tampone, in modo da prelevare un piccolo campione di pelle o mucosa interessata dall’infezione. Dopo l’analisi del campione, si procederà al trattamento del fungo Candida Albicans, qualora la risposta sia positiva.

La diagnosi per una candidosi ricorrente va richiesta se la terapia assegnata non elimina alla radice l’infezione e va riformulata.

Curare la candida maschile

La cura della candida maschile coinvolge spesso l’uso di farmaci antifungini specifici, come creme o pomate. Consultare un medico è essenziale per ottenere una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato. L’auto-medicazione, infatti, come sempre in questi casi può portare a complicazioni o a una gestione inefficace dell’infezione.

Per curare la Candida genitale maschile, o la balanite, sono necessari medicinali antifungini a base di fluconazolo, che hanno gli stessi effetti dei prodotti utilizzati per combattere la candidosi cutanea o orale a base di imidazolo, ma hanno un’azione più potente. Il fluconazolo viene prescritto anche nei casi di candida persistente e grave. La cura va eseguita secondo le prescrizioni mediche.

Bisogna inoltre garantire una buona igiene intima. I genitali vanno lavati con detergenti neutri e privi di profumo che non alterino il pH naturale della pelle e vanno asciugati bene. E’ consigliabile indossare indumenti di cotone traspiranti ed evitare quelli stretti, che possono causare sudorazione eccessiva.

Anche l’alimentazione ha il suo peso durante e dopo la cura della candida genitale maschile. Cibi che possono ripristinare la flora batterica sono l’aglio, dalle sue proprietà antibatteriche e disinfettanti, cereali integrali, frutta, verdura, cibi contenenti i fermenti lattici. Da evitare sono gli alimenti zuccherini, i lieviti, i fritti e i dolci.

Farmaci antifungini e creme per la candida maschile

I farmaci antifungini, disponibili sotto forma di creme o compresse, sono comunemente prescritti per trattare la candida maschile. Le creme possono essere applicate direttamente sulla zona interessata, offrendo un trattamento mirato. Tuttavia, è importante seguire attentamente le indicazioni del medico per garantire un uso corretto e sicuro dei farmaci.

Come curare la candida maschile: consigli pratici

  • Consultare un medico: la consulenza di un professionista della salute è cruciale per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato. Evitare l’autodiagnosi e l’autotrattamento per prevenire complicazioni.
  • Seguire il trattamento prescritto: utilizzare farmaci antifungini come indicato dal medico. Rispettare il corso completo del trattamento, anche se i sintomi migliorano prima della fine.
  • Mantenere un’igiene adeguata: una pulizia regolare e attenta dell’area genitale può contribuire a prevenire l’insorgere o il ripetersi dell’infezione. Utilizzare detergenti delicati e indossare indumenti intimi traspiranti.
  • Evitare sintomi ricorrenti: ridurre il consumo di zuccheri e carboidrati raffinati, che possono favorire la crescita del fungo responsabile della candida. Mantenere uno stile di vita sano e un sistema immunitario robusto può aiutare a prevenire recidive.
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Candida maschile: cause, sintomi e cura
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