Il criptorchidismo, spiega il Dottor Izzo, Urologo e Andrologo a Napoli, è una patologia in cui prima della nascita il testicolo non si è spostato nella sua posizione corretta, nel sacchetto di pelle che pende al di sotto del pene (scroto). La maggior parte delle volte viene colpito solo un testicolo, e solo il 10 percento delle volte entrambi i testicoli.
Il criptorchidismo è raro in generale, ma è comune tra i maschi nati prematuramente.
Nella stragrande maggioranza dei casi il testicolo non disceso si sposta nella posizione corretta da solo, entro i primi mesi di vita. In alternativa, la chirurgia permette di riposizionare correttamente il testicolo nello scroto.
Sintomi
Non vedere o non sentire un testicolo dove ci si aspetterebbe che si trovi nello scroto, è il segno principale di criptorchidismo.
I testicoli si formano nell’addome durante lo sviluppo fetale. Durante gli ultimi due mesi di sviluppo, i testicoli scendono gradualmente dall’addome attraverso l’inguine (canale inguinale) verso l’interno dello scroto. Se tale processo si arresta o viene ritardato, si configura il criptorchidismo.
Il criptorchidismo viene, in genere, diagnosticato quando il bambino viene esaminato poco dopo la nascita. Se il testicolo non si è spostato nello scroto quando il bambino ha 4 mesi, probabilmente il problema non si risolverà da solo.
I ragazzi più grandi – dai neonati ai ragazzi pre-adolescenti – che alla nascita hanno i testicoli correttamente posizionati nello scroto, in alcune condizioni possono sviluppare altre forme di dislocazione. Queste condizioni potrebbero essere:
- Il testicolo retrattile;
- Il testicolo ascendente, o criptorchidismo acquisito, dove il testicolo può non essere facilmente guidato manualmente nello scroto.
Diagnosi e Trattamento
Se un neonato è affetto da criptorchidismo, l’andrologo potrebbe raccomandare l’intervento chirurgico valido sia per la diagnosi che per un potenziale trattamento:
- Laparoscopia. Un piccolo tubo contenente una telecamera viene inserito attraverso una piccola incisione nell’addome del bambino. La laparoscopia viene eseguita per localizzare un testicolo intra-addominale.
Il medico potrebbe essere in grado di riposizionare il testicolo durante la stessa procedura, ma in alcuni casi potrebbe essere necessario un ulteriore intervento chirurgico. In alternativa, la laparoscopia potrebbe non evidenziare alcun testicolo presente, o un piccolo residuo di tessuto testicolare non funzionante che viene poi rimosso.
- Chirurgia aperta. In alcuni casi potrebbe essere necessaria un’esplorazione diretta dell’addome o dell’inguine attraverso un’incisione più ampia.
Dopo la nascita, se l’andrologo non è in grado di rilevare alcun testicolo nello scroto, potrebbe ordinare ulteriori test per determinare se i testicoli non vi siano affatto.
I test di imaging, come l’ecografia e la risonanza magnetica, possono essere indicati in caso di dubbi diagnostici circa la sede e le caratteristiche del testicolo ritenuto.
L’obiettivo del trattamento è quello di collocare il testicolo nella sua posizione corretta. Il trattamento prima di 1 anno di età potrebbe ridurre il rischio di complicanze successive, come l’infertilità e il cancro ai testicoli. Proprio per questi motivi è necessario intervenire tempestivamente, entro i primi 12-18 mesi di vita.
Trattamento ormonale
Il trattamento con ormoni prevede l’iniezione di gonadotropina corionica umana (HCG). Questo ormone può favorire la migrazione del testicolo verso lo scroto. Il trattamento ormonale non è, generalmente, preferito perché è molto meno efficace della chirurgia.