protesi penienaL’impianto di protesi peniena rappresenta un’innovazione nella terapia della disfunzione erettile.

Esistono diverse tipologie di protesi, da quelle semirigide a quelle malleabili, ma sicuramente quelle più utilizzate e a cui si associa il miglior apprezzamento da parte dei pazienti sono le protesi idrauliche, che possono essere composte da due o tre componenti.

Si tratta, spiega il Dottor Izzo, esperto in implantologia protesica del pene, andrologo e urologo a Napoli, di cilindri collegati ad un sistema idraulico chiuso, attivati mediante un meccanismo a valvola. Questo sistema è detto anche “pompetta peniena“. Nel caso delle protesi tri-componenti, tale sistema è connesso con un serbatoio che viene alloggiato in sede retro-pubica. In alcune condizioni, può essere alloggiato anche a livello sopra fasciale, ovvero al di sopra della fascia dei muscoli della parete addominale.

I due cilindri, alloggiati all’interno dei corpi cavernosi, riempiendosi di soluzione fisiologica, contenuta all’interno del sistema chiuso, determinando il meccanismo dell’erezione.

Si tratta di una chirurgia di elezione riservata ai pazienti che non rispondono alle altre terapie disponibili sul mercato per il trattamento della DE e non è scevra da complicanze.

Le principali complicazioni sono rappresentate dall’infezione della protesi e dal decubito della stessa, che può determinare l’estrusione di uno o tutti i componenti.

L’intervento viene eseguito attraverso diversi approcci chirurgici; il primo, più utilizzato, è quello che avviene attraverso un accesso peno-scrotale; il secondo approccio è quello infra-pubico.Si procede quindi alla preparazione dei corpi cavernosi che vengono esposti ed incisi attraverso una piccola corporotomia. Successivamente si procede alla calibrazione dei corpi cavernosi e al posizionamento dei cilindri protesici.

In questa fase è estremamente importante la misura della lunghezza dei corpi cavernosi, in modo da inserire protesi delle giuste dimensioni. Successivamente si procede alla creazione di uno spazio retropubico al fine di alloggiare il serbatoio. A livello scrotale, invece, viene alloggiato l’attivatore valvolare della protesi.

Nel post operatorio il pene viene lasciato in erezione per un periodo di tempo sufficiente a garantire l’emostasi e il paziente, successivamente, verrà istruito circa un protocollo di attivazione e disattivazione della protesi.

Ecco ora un ulteriore approfondimento su tutte le tematiche connesse alla protesi peniena.

Introduzione alle protesi peniene

Le protesi peniene, come specificato nel paragrafo precedente, rappresentano una soluzione medica efficace per affrontare problemi di disfunzione erettile o altre condizioni che compromettono l’abilità di un uomo di raggiungere o mantenere un’erezione adeguata per l’attività sessuale. Questi dispositivi sono progettati per ripristinare la funzione erettile, migliorando la qualità della vita sessuale di coloro che ne fanno uso.

L’erezione peniena è un processo complesso che coinvolge la risposta del corpo a stimoli sessuali e richiede una circolazione sanguigna adeguata verso il pene. Tuttavia, alcune condizioni mediche, come l’aterosclerosi, il diabete, lesioni spinali o altre patologie, possono interferire con questo processo naturale. In questi casi, le protesi peniene possono essere una soluzione efficace.

Le protesi peniene sono dispositivi impiantabili che vengono inseriti chirurgicamente nel pene. Esse consentono all’utente di ottenere e mantenere un’erezione sufficiente per l’attività sessuale quando lo desidera. Le protesi peniene possono essere una scelta appropriata per coloro che non rispondono ai trattamenti farmacologici o che desiderano una soluzione a lungo termine per la loro disfunzione erettile.

Nelle sezioni successive illustreremo i diversi tipi di protesi peniene disponibili, i loro vantaggi e svantaggi, nonché le considerazioni finanziarie legate alla loro installazione. Ogni individuo è unico, quindi è fondamentale consultare un medico specializzato per determinare la soluzione migliore in base alle esigenze personali.

Tipi di protesi peniene

Le protesi peniene sono disponibili in diverse varianti, ma i due tipi principali sono le protesi idrauliche e le protesi semirigide. Ciascun tipo ha le sue caratteristiche distintive, consentendo ai pazienti di scegliere la soluzione più adatta alle loro esigenze.

Protesi idrauliche

Le protesi peniene idrauliche sono dispositivi sofisticati che consentono un maggiore controllo sull’erezione. Queste protesi sono costituite da due cilindri collocati all’interno dei corpi cavernosi del pene, una pompa inserita nello scroto e un serbatoio di liquido inserito nell’addome o nella pelvi. La pompa è facilmente attivabile dall’utente, che può pompare il liquido dal serbatoio ai cilindri per ottenere un’erezione. Per riportare il pene allo stato flaccido, basta premere un’apposita valvola di rilascio.

I vantaggi delle protesi idrauliche includono un’erezione più naturale, la capacità di mantenere un’erezione per il tempo desiderato e la possibilità di nascondere la protesi in modo discreto. Tuttavia, richiedono un intervento chirurgico più complesso rispetto alle protesi semirigide.

Protesi semirigide

Le protesi peniene semirigide sono meno complesse delle protesi idrauliche ma altrettanto efficaci per molti pazienti. Questi dispositivi sono costituiti da due cilindri solidi inseriti nei corpi cavernosi del pene. La protesi rimane costantemente semirigida, ma può essere piegata verso il basso quando non è in uso.

I vantaggi delle protesi semirigide includono un processo chirurgico più semplice, un costo inferiore e l’assenza di parti mobili che richiedono manutenzione. Tuttavia, possono risultare meno comode da nascondere sotto i vestiti e potrebbero richiedere un periodo di adattamento per l’utente.

La scelta tra una protesi idraulica e una protesi semirigida dipende dalle preferenze personali, dalle necessità mediche e dalle indicazioni del medico specializzato. Prima di decidere quale protesi peniena sia più adatta, è fondamentale discutere dettagliatamente con un professionista sanitario esperto nella gestione della disfunzione erettile.

Chirurgia e trattamento per l’impotenza

La chirurgia di impianto di protesi peniena è una procedura medica efficace per trattare l’impotenza o la disfunzione erettile grave. Questa sezione si concentra sull’importanza della chirurgia di impianto di protesi peniena come opzione di trattamento, i candidati ideali, i rischi e le fasi del recupero post-chirurgico.

Chirurgia di impianto di protesi peniena

La chirurgia di impianto di protesi peniena è un intervento chirurgico specializzato che comporta l’inserimento di una protesi all’interno del pene. Questo dispositivo consente all’utente di ottenere un’erezione quando desiderato. La procedura può variare a seconda del tipo di protesi scelto, ma in generale, comporta l’apertura del pene e l’inserimento della protesi all’interno dei corpi cavernosi.

Candidati ideali

Non tutti i pazienti con disfunzione erettile sono candidati ideali per la chirurgia di impianto di protesi peniena. I candidati ideali sono generalmente coloro che:

  • Non rispondono a trattamenti farmacologici o altre terapie conservative.
  • Hanno una disfunzione erettile grave che non può essere risolta con altre opzioni.
  • Sono in buona salute generale e hanno la capacità di affrontare un intervento chirurgico.

La valutazione di un medico specializzato è fondamentale per determinare se la chirurgia di impianto di protesi peniena sia la soluzione migliore per il paziente.

Rischi e complicanze

Come qualsiasi intervento chirurgico, la chirurgia di impianto di protesi peniena comporta alcuni rischi e complicanze potenziali. Questi possono includere infezioni, emorragie, reazioni allergiche all’anestesia o ai materiali della protesi, e insuccesso dell’impianto. Tuttavia, con l’attenta valutazione pre-operatoria e l’esperienza del chirurgo, la maggior parte dei pazienti sperimenta un intervento senza complicanze significative.

Recupero e riabilitazione

Dopo l’intervento chirurgico, è necessario un periodo di recupero. Il paziente dovrebbe seguire le indicazioni del chirurgo per garantire una ripresa ottimale. Questo può includere restrizioni sull’attività fisica per alcune settimane e l’uso di farmaci per prevenire infezioni o altre complicanze. Il tempo di recupero può variare da persona a persona, ma molte persone tornano alle normali attività sessuali entro alcune settimane o mesi dall’intervento.

In questa fase, il supporto del partner è spesso essenziale per affrontare le sfide emotive associate all’intervento e per garantire una transizione senza problemi verso una vita sessuale soddisfacente.

In conclusione, la chirurgia di impianto di protesi peniena può rappresentare un passo significativo verso il recupero della funzione erettile per coloro che soffrono di disfunzione erettile grave. La decisione di sottoporsi a questa procedura deve essere accuratamente valutata con l’assistenza di un medico specializzato, considerando i potenziali benefici e i rischi associati.

Scelta della protesi peniena e risultati

Quando si tratta di scegliere la protesi peniena più adatta, è fondamentale prendere in considerazione una serie di fattori personali e medici. In questa sezione, esploreremo l’importanza di una consulenza medica esperta, gli aspetti relativi ai risultati desiderati e alcune delle domande frequenti che i pazienti potrebbero avere prima dell’intervento.

Consultazione medica

La scelta della protesi peniena non dovrebbe mai essere effettuata in modo affrettato o basata unicamente su preferenze personali. La consulenza di un medico specializzato in disfunzione erettile e impianti di protesi peniena è un passo essenziale. Durante la consulenza medica, il paziente discuterà delle sue esigenze, dello stile di vita, delle aspettative e delle condizioni mediche con il medico. Questo aiuterà a determinare il tipo di protesi più appropriato.

Il Dott. Alessandro Izzo potrà fornire le informazioni più dettagliate sui benefici e gli svantaggi di ciascun tipo di protesi e risponderà a tutte le domande del paziente. La consulenza è anche l’occasione per discutere delle opzioni di finanziamento e delle assicurazioni sanitarie, se applicabile.

Risultati e testimonianze

Per molti pazienti, la decisione di sottoporsi a una chirurgia di impianto di protesi peniena è basata sulla speranza di ottenere risultati soddisfacenti che migliorino la loro qualità della vita sessuale. È utile esplorare testimonianze di pazienti che hanno già subito la procedura e sentire le loro esperienze. Questo può contribuire a rassicurare i potenziali pazienti e ad aiutarli a comprendere meglio cosa aspettarsi.

È importante tenere presente che i risultati possono variare da persona a persona e dipendono da numerosi fattori, tra cui il tipo di protesi scelta, le condizioni mediche individuali e la risposta del paziente alla procedura.

Domande frequenti

Prima di sottoporsi all’intervento, i pazienti spesso hanno molte domande e preoccupazioni. Alcune delle domande frequenti potrebbero includere:

  • Qual è la durata dell’intervento?
  • Quanto tempo dura il periodo di recupero?
  • Come funziona l’attivazione della protesi (nel caso di protesi idrauliche)?
  • Quali sono i possibili effetti collaterali o complicanze?
  • Ci sono restrizioni nell’attività sessuale dopo l’intervento?
  • Quali sono le opzioni di finanziamento disponibili per la chirurgia?

Un medico specializzato sarà in grado di rispondere a tutte queste domande in modo dettagliato e fornire al paziente una panoramica completa della procedura, dei risultati attesi e del percorso post-operatorio.

Per avere una risposta a queste e ad altre domande e per conoscere il costo dell’impianto di protesi al pene contattaci subito.

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Protesi peniena: quando è necessaria
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Protesi peniena: quando è necessaria
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L’impianto di protesi peniena rappresenta un’innovazione nella terapia della disfunzione erettile. Esistono diverse tipologie di protesi, da quelle semirigide a quelle malleabili, ma sicuramente quelle più utilizzate e a cui si associa il miglior apprezzamento da parte dei pazienti sono le protesi idrauliche, che possono essere composte da due o tre componenti.
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