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La fertilità maschile e la qualità dello sperma sono influenzate da diversi fattori che hanno il loro peso nel momento in cui si cerca di concepire una nuova vita. In genere si pensa che la fertilità maschile non presenti un calo drastico con l’avanzare dell’età; tuttavia, gli studi dimostrano che ci sono cambiamenti graduali nella produzione e nella qualità dello sperma.
In particolare, secondo una ricerca effettuata dal Beth Israel Deaconess Medical Center e dell’Harvard Medical School di Boston, anche l’età del partner maschile ha un impatto considerevole sulla capacità di avere figli. L’orologio biologico femminile, quindi, non è più l’unico imputato: se è vero che la fertilità femminile inizia il proprio declino intorno ai 35 anni, anche l’età del partner ha la sua importanza, e alcune problematiche si riscontrano già a partire dai 40 anni.
In questo articolo esamineremo come l’età può influenzare la qualità dello sperma e quali fattori possono condizionare la sua produzione. Inoltre, esploreremo la condizione nota come aspermia e l’impatto dell’andropausa sulla produzione dello sperma.
Fattori che influenzano la qualità e la produzione dello sperma
Come abbiamo accennato all’inizio, la qualità e la produzione dello sperma possono essere influenzate da una serie di fattori, tra cui lo stile di vita, le condizioni mediche e ambientali, e naturalmente l’età. Ogni fattore può avere un impatto significativo sulla salute riproduttiva maschile e sulla capacità di concepire. Di seguito esamineremo in dettaglio ciascun fattore che può influenzare in maniera significativa la qualità dello sperma.
Età
Con l’avanzare dell’età, la qualità dello sperma può diminuire. Gli uomini possono sperimentare cambiamenti nella motilità, nella morfologia e nella conta degli spermatozoi, il che può influire sulla capacità di concepire.
Le alterazioni dei parametri del liquido seminale non solo possono rendere più difficile il concepimento, ma possono tradursi in un aumento dei tassi di aborto nel primo trimestre (in particolare in quelle coppie in cui l’uomo ha più di 50 anni e la partner femminile più di 35), e in un incremento significativo delle patologie che possono presentarsi durante la gravidanza (come, ad esempio, il diabete gestazionale).
Stile di vita
Alcuni comportamenti legati allo stile di vita possono influenzare negativamente la qualità dello sperma, tra cui fumo, consumo eccessivo di alcol, obesità, stress e sedentarietà. Adottare uno stile di vita sano può contribuire a mantenere una buona qualità dello sperma.
Condizioni mediche
Malattie come il diabete, le infezioni del tratto urinario e le malattie sessualmente trasmissibili possono compromettere la qualità dello sperma. Un’attenta gestione di queste condizioni mediche è essenziale per preservare la salute riproduttiva.
Esposizione a tossine
L’esposizione a sostanze chimiche ambientali, pesticidi, radiazioni e altri agenti tossici può influenzare negativamente la produzione e la qualità dello sperma. Ridurre l’esposizione a queste tossine può contribuire a mantenere una migliore salute riproduttiva.
Aspermia e variazione della produzione dello sperma: le differenze
L’aspermia è una condizione in cui un uomo non produce alcuno sperma o non riesce a emettere sperma durante l’eiaculazione. Ciò può avvenire per diverse motivazioni che possono essere indipendenti dall’età e dallo stile di vita. Si tratta di un vero e proprio disturbo che richiede un trattamento appropriato.
Spesso l’aspermia è causata da un’ostruzione dei dotti seminali che impedisce il corretto passaggio dello sperma dall’epididimo all’uretra. Allo stesso tempo anche squilibri ormonali possono influenzare la produzione dello sperma.
Questa condizione non è legata all’età, ma può verificarsi anche a seguito di danni o anomalie nei testicoli che possono compromettere la produzione di sperma.
L’andropausa e la produzione dello sperma
L’andropausa, nota anche come carenza di testosterone legata all’età o ipogonadismo tardivo, è una condizione caratterizzata da un calo dei livelli di testosterone nell’uomo connessi direttamente all’avanzare dell’età. Questo calo può iniziare intorno ai 40 anni e può influire sulla produzione dello sperma e sulla fertilità.
In particolare, la diminuzione dei livelli di testosterone può ridurre la produzione di sperma nei testicoli. Questo, a sua volta, può portare a una diminuzione della conta degli spermatozoi e alla riduzione della qualità dello sperma.
Come è noto l’andropausa può influenzare anche la funzione sessuale, causando disfunzione erettile o diminuzione del desiderio sessuale.
“Gli uomini che sospettano di avere problemi di fertilità o sintomi di andropausa dovrebbero consultare un medico per una valutazione completa”. Come afferma il dott. Izzo, andrologo a Napoli. “La terapia sostitutiva con testosterone, infatti, se prescritta in tempi utili, può essere utile per ripristinare i livelli di testosterone e migliorare la qualità dello sperma.”
In conclusione, la qualità dello sperma tende a diminuire con l’età, ma ci sono molte variabili coinvolte che devono essere valutate e approfondite da uno specialista che possa offrire consigli personalizzati e trattare ogni caso in base alle sue specificità.
Tuttavia, come è noto, è importante adottare uno stile di vita sano e mantenere un monitoraggio regolare della salute è essenziale per aiutare gli uomini a mantenere la fertilità e una buona salute sessuale anche con l’avanzare dell’età.
Chiunque abbia preoccupazioni sulla propria fertilità o salute sessuale dovrebbe consultare un medico specializzato in andrologia per una valutazione e un trattamento appropriati.
Se cerchi una consulenza specialistica, contatta lo studio medico Izzo per un appuntamento oppure richiedi un videoconsulto online per un primo incontro a distanza, in cui potremmo puntare approfondire eventuali dubbi e avere una prima anamnesi alla quale, se necessario, potrebbe seguire una visita de visu per effettuare approfondimenti diagnostici e stabilire un percorso di cura idoneo alle tue necessità.
