andropausa

L’andropausa, conosciuta anche come “sindrome da deficit di testosterone negli uomini in età avanzata” o “sindrome dell’invecchiamento maschile“, è una fase fisiologica che gli uomini affrontano con l’avanzare dell’età.

Viene definita anche ipogonadismo ad insorgenza tardiva (LOH). Il dott. Izzo, andrologo e urologo a Napoli, spiega:

“è una patologia che fa la sua comparsa negli uomini in invecchiamento ed è una sindrome clinica e biochimica causata da un calo del testosterone che avviene simultaneamente al sopravanzare dell’età”.

L’andropausa si associa a diminuzione del desiderio sessuale, ad un minor numero di erezioni spontanee e a disfunzione erettile. Durante questo periodo, infatti, si verificano cambiamenti ormonali e fisici che possono avere un impatto significativo sulla salute e sul benessere maschile.

È essenziale riconoscere i sintomi dell’andropausa e rivolgersi all’andrologo per una valutazione accurata. L’andrologo è uno specialista che si occupa delle condizioni mediche legate all’apparato riproduttivo maschile e può fornire una diagnosi appropriata e un trattamento personalizzato.

Nonostante i diversi studi in merito, il rapporto tra l’insorgenza di questi sintomi e il calo degli ormoni maschili è ancora controverso. In tal senso, la terapia dell’andropausa viene ritagliata sul paziente in base ai sintomi correlati.

Quando si verifica l’andropausa

Come abbiamo accennato in precedenza, l’andropausa è una fase fisiologica che gli uomini attraversano durante il processo di invecchiamento. È caratterizzata da una diminuzione graduale dei livelli di testosterone, l’ormone maschile chiave responsabile di numerosi processi nel corpo degli uomini.

A differenza della menopausa nelle donne, dove la produzione di ormoni si ferma completamente, il calo di testosterone negli uomini è un processo più lento e graduale.

I testicoli, a differenza delle ovaie, non rimangono a corto dei substrati di cui hanno bisogno per produrre il testosterone. Un uomo, infatti, può teoricamente essere fertile per tutta la vita.

Tuttavia, anche a causa di altre patologie come il diabete, lievi cambiamenti nel funzionamento delle reazioni che avvengono nei testicoli possono verificarsi già a 45-50 anni.

Generalmente, i sintomi dell’andropausa possono diventare più evidenti e disturbanti intorno ai 60-70 anni. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti gli uomini sperimentano l’andropausa nello stesso modo, né tutti sviluppano sintomi significativi.

Quali sono i fattori che possono influenzare l’andropausa?

Durante l’andropausa, la diminuzione dei livelli di testosterone può influenzare diversi aspetti della salute maschile, tra cui:

  • la funzione sessuale;
  • l’energia;
  • l’umore;
  • la composizione corporea;
  • la salute scheletrica.

Sebbene la diminuzione del testosterone sia una caratteristica comune dell’andropausa, è importante considerare che altri fattori possono influenzare i sintomi e i cambiamenti associati. Ad esempio, possono influire sull’insorgenza dei sintomi dell’andropausa:

  • lo stile di vita;
  • la genetica;
  • lo stress;
  • l’alimentazione;
  • le condizioni di salute preesistenti.

Affrontare l’andropausa richiede un approccio olistico che coinvolga la valutazione medica approfondita, il trattamento mirato e l’adozione di uno stile di vita sano.

Andropausa: i sintomi più comuni

Durante l’andropausa, gli uomini possono sperimentare una serie di sintomi che possono variare in intensità da individuo a individuo. Di seguito sono riportati i sintomi comuni associati a questa condizione.

Diminuzione del desiderio sessuale (libido)

Molti uomini, in questo delicato periodo, possono notare una diminuzione del desiderio sessuale o della libido. Possono avere cioè meno interesse per l’attività sessuale e dunque richiedere uno stimolo maggiore per raggiungere l’eccitazione.

Disfunzione erettile

La disfunzione erettile, o l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente per un’attività sessuale soddisfacente, può essere un sintomo dell’andropausa. Tuttavia, è importante notare che la disfunzione erettile può essere causata da una varietà di fattori e non solo dall’andropausa.

Stanchezza cronica e mancanza di energia

La stanchezza cronica porta l’uomo a sentirsi costantemente privo di energia. I pazienti possono sperimentare una fatica persistente anche dopo un riposo adeguato e possono trovare difficile svolgere le attività quotidiane.

Cambiamenti dell’umore

L’andropausa può influenzare l’equilibrio emotivo degli uomini. Possono sperimentare irritabilità, sbalzi d’umore, depressione, ansia o una sensazione generale di malessere emotivo. Questi cambiamenti possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sulle relazioni personali.

Problemi di sonno

In questo periodo si possono avere difficoltà a dormire o possono sperimentare un sonno interrotto. Possono avere problemi a conciliare il sonno o a mantenere un sonno di qualità adeguata, causando affaticamento e sonnolenza durante il giorno.

Cambiamenti nella composizione corporea

Molti uomini possono notare un aumento del grasso corporeo, in particolare intorno all’addome. Allo stesso tempo, possono sperimentare una perdita di massa muscolare e una riduzione della forza. Questi cambiamenti possono influenzare la composizione corporea complessiva e la capacità di svolgere attività fisiche.

Problemi cognitivi

Alcuni uomini possono sperimentare difficoltà di concentrazione, riduzione della memoria e delle capacità cognitive. Possono trovare più difficile concentrarsi su compiti complessi o ricordare informazioni specifiche.

Sudorazione eccessiva e vampate di calore

Tra i sintomi che si possono sperimentare c’è una sudorazione eccessiva e improvvisi attacchi di calore. Si possono avere vampate di calore che si manifestano come improvvisa sensazione di calore nel corpo, accompagnata da sudorazione abbondante.

Problemi scheletrici

Gli uomini possono essere a rischio di osteoporosi e fragilità ossea. La riduzione del testosterone può influenzare la densità ossea e aumentare il rischio di fratture.

Depressione e problemi di autostima

Molto spesso gli uomini in andropausa possono incorrere in problemi di autostima o di depressione proprio perché si fanno i conti non solo con l’invecchiamento, ma anche con le difficoltà relazionali derivanti da questa condizione. C’è una certa difficoltà ad affrontare il partner e allo stesso tempo alcuni uomini mostrano diffidenza nel rivolgersi a una specialista. Tuttavia, è importante rivolgersi all’andrologo proprio per migliorare la propria qualità di vita.

Come abbiamo accennato all’inizio, non tutti gli uomini sperimentano gli stessi sintomi, e la gravità dei sintomi può essere diversa da persona a persona.

Prestazione clinica: quando rivolgersi all’andrologo

Il ruolo dello specialista uro-andrologo è quello di individuare precocemente l’insorgenza dei segni e dei sintomi (Sindrome) che caratterizzano l’Ipogonadismo ad insorgenza tardiva (Late Onset Hypogonadism-LOH) – Andropausa.

La sindrome metabolica e, quindi, l’obesità, le alterazioni del metabolismo lipidico (Dislipidemia), l’ipertensione arteriosa, le alterazioni del metabolismo glucidico (Diabete Mellito), la fanno da padrone nella patogenesi dell’andropausa. Infatti, in questi pazienti si associa la disfunzione endoteliale, ossia l’alterato funzionamento dei vasi sanguigni alla base della disfunzione erettile.

A questo si aggiunge che la sindrome metabolica, insieme all’invecchiamento, è associata una progressiva insufficienza testicolare alla base dell’ipogonadismo (deficit di testosterone) che caratterizza il LOH.

E’ evidente come la Sindrome Metabolica, l’ipogonadismo, la disfunzione erettile, condividano gli stessi fattori di rischio cardiovascolare e da qui l’importanza di una diagnosi precoce rigorosa, volta non solo alla cura del sintomo, ma anche alla cura della patologia di base che può essere spia di una condizione molto più grave per la vita del paziente (infarto del miocardio, ictus cerebrale, etc).

In tal senso, è opportuno chiedere un consiglio medico quando si verificano alcune circostanze che andremo ad approfondire nei prossimi paragrafi.

Presenza di sintomi significativi

Se si sperimentano sintomi dell’andropausa che influenzano significativamente la qualità di vita, come una diminuzione marcata del desiderio sessuale, problemi di erezione persistenti, cambiamenti dell’umore significativi, stanchezza cronica o difficoltà di concentrazione, è consigliabile consultare un andrologo per una valutazione accurata.

Persistenza dei sintomi nel tempo

Se i sintomi dell’andropausa persistono per un periodo prolungato, interferendo con le attività quotidiane e riducendo la qualità della vita, è opportuno cercare assistenza medica.

La durata e l’intensità dei sintomi possono variare da persona a persona, ma se i sintomi persistono per diversi mesi senza miglioramenti è consigliabile rivolgersi a un andrologo per una valutazione più approfondita.

In più, bisogna rivolgersi a uno specialista se si hanno dubbi sulla presenza dell’andropausa o sulla correlazione dei sintomi con il processo di invecchiamento, un andrologo può fornire un’opinione esperta e una diagnosi accurata. L’andrologo esaminerà i sintomi, valuterà la storia clinica e familiare e potrà richiedere test di laboratorio per misurare i livelli di testosterone e altri ormoni.

È importante ricordare che l’andrologo è lo specialista più adatto per affrontare le problematiche inerenti all’andropausa. In caso di perplessità è possibile richiedere anche un video consulto online per esporre le proprie problematiche e magari programmare i futuri controlli.

Diagnosi dell’andropausa

L’anamnesi riveste un ruolo centrale nello scovare i sintomi suggestivi di questa Sindrome, come per esempio il calo del desiderio sessuale e il deficit erettivo. Lo studio laboratoristico, con valutazione della metabolismo glucidico e lipidico, insieme ad una completa valutazione ormonale, rappresentano il secondo passo. A questo segue uno studio ecografico e funzionale dell’apparato urogenitale che permette un completo inquadramento del paziente affetto da ipogonadismo ad insorgenza tardiva – LOH.

Trattamenti e gestione dell’andropausa

Quando si tratta di trattare e gestire i sintomi dell’andropausa, è importante considerare un approccio personalizzato basato sulle esigenze individuali e sulla gravità dei sintomi.

Terapia di sostituzione del testosterone (TRT)

La terapia di sostituzione del testosterone è un trattamento in cui viene somministrato testosterone sintetico o naturale per aumentare i livelli di testosterone nel corpo. Questo trattamento può essere somministrato attraverso iniezioni, gel, cerotti cutanei o altri metodi. Tuttavia, la TRT dovrebbe essere valutata attentamente e gestita da un medico specializzato, poiché possono esserci rischi e potenziali effetti collaterali associati.

Modifiche dello stile di vita

Apportare modifiche allo stile di vita può aiutare a gestire i sintomi dell’andropausa e promuovere la salute generale. Tra le best practice ci sono:

    • L’esercizio fisico regolare, poiché l’attività fisica può migliorare l’umore, aumentare i livelli di energia, promuovere la perdita di peso e favorire la salute generale.
    • Un’alimentazione equilibrata ricca di frutta, verdura, proteine magre e cibi integrali, può contribuire a mantenere un peso sano e fornire i nutrienti necessari al corpo.
    • Gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento, come la meditazione, lo yoga o l’arte, può avere un impatto positivo sulla salute mentale e sull’equilibrio ormonale.
    • Mantenere un buon ritmo sonno-veglia e adottare buone abitudini del sonno può migliorare la qualità del sonno e combattere la stanchezza durante il giorno.

Gli uomini che affrontano l’andropausa possono trarre beneficio dal supporto psicologico, come la terapia individuale o di coppia. Questo può aiutare a gestire l’ansia, la depressione o altre sfide emotive legate all’andropausa.

Terapie complementari

Alcuni uomini considerano l’uso di terapie complementari, come integratori alimentari o terapie alternative, per affrontare i sintomi dell’andropausa. È importante consultare un medico prima di utilizzare qualsiasi tipo di terapia complementare per garantire la sicurezza e l’efficacia.

È fondamentale discutere con un andrologo le opzioni di trattamento e gestione più appropriate per la situazione individuale. L’andrologo valuterà i sintomi, la storia clinica e i risultati dei test per sviluppare un piano personalizzato che tenga conto delle necessità e delle preferenze del paziente.

Come abbiamo visto, non esiste uno standard terapeutico. È facile, infatti, capire quanti fattori e quante condizioni mediche sono implicate nella patogenesi dell’ipogonadismo ad insorgenza tardiva.

A tutto questo si aggiunge lo stile di vita (alcool, fumo, droghe, vita sessuale, partner, etc) che non può rendere univoco il trattamento di questa condizione.

Potremmo concludere dicendo che, oltre all’integrazione ormonale (testosterone) e al miglioramento della funzione endoteliale mediante l’utilizzo dei farmaci pro-erettili, l’obiettivo principale della terapia è il paziente a tutto tondo e non solo il singolo sintomo.

La terapia ormonale può aiutare ad alleviare sintomi come:

  • Calo della libido
  • Depressione
  • Fatica

È importante ricordare che l’andropausa è un processo naturale e inevitabile dell’invecchiamento maschile. Non tutti gli uomini richiedono trattamenti specifici, ma possono beneficiare di un approccio olistico che includa modifiche dello stile di vita, il supporto emotivo e la gestione dei sintomi.

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I sintomi dell'andropausa: quando rivolgersi all'andrologo per un controllo
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I sintomi dell'andropausa: quando rivolgersi all'andrologo per un controllo
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L'andropausa, conosciuta anche come "sindrome da deficit di testosterone negli uomini in età avanzata" o "sindrome dell'invecchiamento maschile", è una fase fisiologica che gli uomini affrontano con l'avanzare dell'età. Viene definita anche ipogonadismo ad insorgenza tardiva (LOH). Il dott. Izzo, andrologo e urologo a Napoli, spiega: “è una patologia che fa la sua comparsa negli uomini in invecchiamento ed è una sindrome clinica e biochimica causata da un calo del testosterone che avviene simultaneamente al sopravanzare dell’età”.
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