Le cisti renali sono sacche anomale piene di liquido che si formano nei reni. Le cisti renali semplici vengono diversificate dalle cisti che si sviluppano quando una persona ha una malattia renale policistica (PKD), che è una patologia di tipo genetico. Le cisti renali semplici non aumentano il tessuto renale, non ne modificano la sua normale struttura e, nella stragrande maggioranza dei casi, non causano una ridotta funzionalità renale come fanno le cisti nelle persone affette da PKD.

Le cisti renali tuttavia, spesso scoperte incidentalmente durante esami medici di routine, possono generare preoccupazioni e domande nei pazienti. I reni, che sono organi cruciali nel sistema urinario, possono ospitare queste formazioni cistiche, sollevando l’interrogativo su cosa siano esattamente e quale sia la loro importanza. Questo articolo, dunque, è concepito per rispondere a tali domande, spiegando il processo di formazione delle cisti renali e i sintomi associati.

Le cisti renali semplici sopravvengono più comunemente nell’invecchiamento. Circa il 25% delle persone oltre i 40 anni e il 50% delle persone oltre i 50 anni hanno una cisti renale.

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Cisti renali: come si formano

Le cisti renali, come specificato in apertura, sono sacche piene di liquido che si sviluppano all’interno dei reni. Queste formazioni possono variare in dimensioni e possono comparire su uno o entrambi i reni. Spesso si tratta di sacche benigne, ma è fondamentale comprenderne la formazione per apprezzarne la natura.

La formazione delle cisti renali può essere attribuita a vari fattori, tra cui la predisposizione genetica e l’età avanzata. In alcuni casi, le cisti renali sono presenti fin dalla nascita, mentre in altri si sviluppano nel corso della vita a causa di alterazioni nella normale struttura renale. La funzione dei reni è quella di filtrare ogni giorno circa 200 litri di sangue per produrre circa 2 litri di urina.

Le cisti renali si sviluppano in diversi stadi, iniziando spesso come piccole sacche che crescono gradualmente nel tempo. Questo processo può coinvolgere l’accumulo di liquido all’interno di tubi renali o la separazione dei tessuti renali circostanti. Le cisti possono essere riempite da liquido chiaro o da sostanze più dense, influenzando così la loro composizione e caratteristiche visibili tramite imaging medico. La comprensione di questo processo è cruciale per diagnosticare e valutare le cisti renali.

La causa delle cisti renali semplici non è completamente chiara.

L’ostruzione dei tubuli – piccole strutture all’interno dei reni che raccolgono l’urina – o la carenza di rifornimento di sangue ai reni possono avere un ruolo importante. I diverticoli che si formano sui tubuli possono staccarsi e diventare semplici cisti renali. Il ruolo dei fattori genetici nello sviluppo di cisti renali semplici non è stato studiato.

Classificazione delle cisti renali secondo Bosniak

Si tratta di una classificazione radiologica delle cisti renali. Lo studio TAC con mezzo di contrasto è, infatti, fondamentale per definire le caratteristiche delle cisti renali, permettendo di stimarne il rischio tumorale. Pertanto, un ruolo centrale è ricoperto dal radiologo, che refertando l’esame diagnostico permette di esprimere il più appropriato giudizio terapeutico all’urologo di riferimento.

Esistono 5 classi di rischio:

  • Le cisti di Bosniak tipo I sono le cosiddette cisti semplici. Sono benigne, il contenuto ha la stessa densità dell’acqua e sono regolari per profilo e contenuto. Non contengono calcificazioni, le pareti sono sottili e senza setti e senza componenti solide. In questi casi può non essere definita la classe di rischio e il radiologo si limita a definire la sede (corticale, parapielica, etc) ed eventualmente il rapporto con le strutture vicine.
  • Le cisti di Bosniak tipo II possono presentare minute calcificazioni e sottili setti; il contenuto è generalmente omogeneo, la densità può essere leggermente maggiore rispetto all’acqua ma, cosa molto importante, non assumono mezzo di contrasto.
  • Le cisti di Bosniak tipo II F si caratterizzano da un presenza di setti in numero maggiore e, a volte, di maggiore spessore. Possono essere presenti minime calcificazioni. Aspetto rilevante è rappresentato dalla possibilità di assunzione di mezzo di contrasto. In una piccola percentuale di casi che va dal 5-10% possono essere maligne ed è consigliato un controllo nel tempo.
  • Le cisti di Bosniak tipo III sono formazioni cistiche caratterizzate da setti spessi o da pareti marcatamente ispessite e che assumono mezzo di contrasto. Possono costituire l’esito di fenomeni infiammatori ma, più spesso sono di natura maligna (60-80% dei casi) e richiedono un campionamento istologico mediante biopsia percutanea o esplorativa chirurgica.
  • La presenza di una cisti di Bosniak tipo IV indica un aspetto della lesione fortemente sospetto per neoplasia maligna. Si caratterizza per evidenti zone solide, che assumono mezzo di contrasto. In questi casi è d’obbligo l’asportazione chirurgica.

Sintomi e segni delle cisti renali

Le cisti renali semplici di solito non causano sintomi e non danneggiano i reni. In alcuni casi, tuttavia, può verificarsi dolore tra le costole e i fianchi quando le cisti si allargano e premono su altri organi. A volte le cisti si infettano causando febbre, dolore e indolenzimento. Anche se le cisti renali semplici non influenzano di solito la funzione renale, uno studio ha trovato un’associazione tra la presenza di cisti e la ridotta funzionalità renale in soggetti ospedalizzati di età inferiore ai 60 anni. Altri studi hanno trovato una relazione tra cisti renali e ipertensione. Ad esempio, l’alta pressione sanguigna si è abbassata in alcuni soggetti dopo il drenaggio di una cisti renale.

Le cisti renali, quindi, possono spesso rimanere asintomatiche, senza causare alcun disagio al paziente. Tuttavia, in alcuni casi, possono manifestarsi sintomi come dolore nella zona lombare o addominale, sensazione di pesantezza, sangue nelle urine e persino pressione alta. Questi sintomi possono variare in intensità a seconda delle dimensioni e della posizione delle cisti. Le cisti che si sviluppano in prossimità dei nervi o delle vie urinarie possono causare sintomi più pronunciati. Ricordiamo tuttavia che la presenza di sintomi non sempre indica la necessità di un trattamento immediato.

Diagnosi e valutazione delle cisti renali

Le cisti renali vengono trovate spesso durante i test di imaging eseguiti per la ricerca di altre patologie o lo screening di altri organi. Questi test di imaging sono eseguiti in un centro ambulatoriale o in un ospedale da un tecnico appositamente formato e le immagini sono interpretate da un radiologo.

Questi esami di imaging medico sono l’ecografia, la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM). Tali esami permettono ai medici di identificare la presenza, la dimensione e la posizione delle cisti, nonché di valutarne l’aspetto interno. Attraverso queste informazioni, i professionisti medici possono determinare la natura benigna o complessa delle cisti e prendere decisioni informate sulla gestione.

Trattamento delle cisti renali

Il trattamento delle cisti renali dipende dalla loro dimensione, dalla presenza di sintomi e dal rischio di complicazioni. Le cisti asintomatiche e di piccole dimensioni possono richiedere solo un monitoraggio regolare. Tuttavia, nel caso in cui le cisti diventino sintomatiche o presentino rischi, possono essere considerate diverse opzioni, tra cui il drenaggio percutaneo, l’aspirazione con ago sottile o addirittura la chirurgia. La scelta del trattamento è basata sulla valutazione completa del caso.Un trattamento risolutivo non è necessario per le cisti renali che non causano sintomi. Le cisti renali possono essere monitorate con ecografie periodiche.

Le cisti renali semplici che causano sintomi o bloccano il flusso di sangue o di urina attraverso il rene potrebbero dover essere trattate con una procedura chiamata scleroterapia. Nella scleroterapia, il medico fora la cisti usando un lungo ago inserito attraverso la pelle (via percutanea). L’ultrasuono viene utilizzato per guidare l’ago alla cisti. La cisti viene drenata e quindi riempita con una soluzione contenente alcol per rendere più rigido il tessuto renale. La procedura viene solitamente eseguita in regime ambulatoriale con un anestetico locale. Sempre per via percutanea, la cisti renale può essere alcolizzata, ovvero fatta collabora su se stessa mediante infiltrazione di alcol.

Se la cisti è grande, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico. La maggior parte degli interventi chirurgici può essere eseguita per via laparoscopica, attraverso l’introduzione in addome di un’ottica e di strumenti chirurgici mini-invasici. La procedura viene solitamente eseguita in anestesia generale. Il chirurgo drena la cisti e quindi rimuove o brucia il suo tessuto esterno. Questo tipo di chirurgia consente un’incisione più piccola e un recupero più rapido.

Cisti renali e complicanze potenziali

Sebbene la maggior parte delle cisti renali sia benigna e non causi problemi significativi, è importante essere consapevoli delle possibili complicanze. Le cisti renali complesse, in particolare, possono essere associate a un rischio maggiore di sviluppare insufficienza renale o altre condizioni renali. La comprensione di queste possibili conseguenze può guidare i pazienti e i medici nella gestione ottimale delle cisti.

Prevenzione e gestione delle cisti renali

Prevenire completamente la formazione delle cisti renali potrebbe non essere possibile, specialmente quando la predisposizione genetica è coinvolta. Tuttavia, uno stile di vita sano, che include una dieta equilibrata, l’idratazione adeguata e l’evitare l’uso eccessivo di farmaci che possono danneggiare i reni, può contribuire alla salute renale generale. La gestione a lungo termine coinvolge il monitoraggio regolare delle cisti e la consulenza medica per prendere decisioni consapevoli sulla base delle esigenze individuali.

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Cisti renali: come si formano e quali sono i sintomi
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Le cisti renali sono sacche anomale piene di liquido che si formano nei reni. Le cisti renali semplici vengono diversificate dalle cisti che si sviluppano quando una persona ha una malattia renale policistica (PKD), che è una patologia di tipo genetico. Le cisti renali semplici non aumentano il tessuto renale, non ne modificano la sua normale struttura e, nella stragrande maggioranza dei casi, non causano una ridotta funzionalità renale come fanno le cisti nelle persone affette da PKD. Le cisti renali tuttavia, spesso scoperte incidentalmente durante esami medici di routine, possono generare preoccupazioni e domande nei pazienti. I reni, che sono organi cruciali nel sistema urinario, possono ospitare queste formazioni cistiche, sollevando l'interrogativo su cosa siano esattamente e quale sia la loro importanza. Questo articolo, dunque, è concepito per rispondere a tali domande, spiegando il processo di formazione delle cisti renali e i sintomi associati. Le cisti renali semplici sopravvengono più comunemente nell’invecchiamento. Circa il 25% delle persone oltre i 40 anni e il 50% delle persone oltre i 50 anni hanno una cisti renale.
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