Per pene piccolo (micropene), spiega il Dottor Izzo, Urologo e Andrologo a Napoli, s’intende un organo che presenta variazioni delle dimensioni che rientrano nella norma, per cui è il paziente che considera troppo piccolo il proprio pene (dismorfofobia peniena). Le dimensioni del pene sono storicamente motivo di notevole ansia per l’uomo. Molti pazienti si rivolgono all’urologo e andrologo per richiedere interventi di chirurgia per l’ingrandimento del pene, al fine di aumentare l’autostima e la fiducia in sé stessi. E’ importante premettere che un intervento per l’ingrandimento del pene non è una pratica che può eseguirsi in ogni caso.

Cause e sintomi del micropene

Il pene piccolo o micropene è una condizione causata o da fattori psicologici o organici. Cause psicologiche sono alla base della dismorfofobia peniena, che consiste nella convinzione o paura che il proprio pene sia troppo piccolo o che abbia un’alterazione di forma del glande o del prepuzio. Una forma di dismorfofobia peniena è la cosiddetta sindrome dello spogliatoio, la cui paura e ansia è quella di confrontare le dimensioni generalmente a riposo, ma anche in erezione in taluni casi, dei propri genitali con quelle di altri soggetti maschili, solitamente coetanei. I sintomi della dismorfofobia peniena sono generalmente stati di ansia o depressione, che comportano un isolamento sociale e, soprattutto, un rifiuto del contatto con il genere femminile, verso il quale non ci si sente adeguati.

Oltre alle cause puramente psicologiche di non accettazione della propria condizione fisica, esistono le cause organiche alla base delle quali si osserva una reale conformazione ridotta del pene, sia in età infantile che in quella adulta rispetto alle proporzioni minime riscontrabili. L’ipoplasia pieniena è una vera e propria forma patologica di micropene e viene osservata nei soggetti maschili, le cui dimensioni del pene in erezione non superano i sette centimetri.

Alcune patologie organiche consistono in alterazioni cromosomiche o malattie genetiche che inducono ad un sottosviluppo della conformazione degli organi genitali, come nella sindrome di Kinefelter.

Esistono, inoltre, casi in cui le dimensioni del pene sono visibilmente sproporzionate rispetto alle dimensioni complessive del soggetto maschile. Esempi diffusi sono uomini di statura molto alta dalle dimensioni del pene effettivamente molto ridotte rispetto alla propria mole. Patologie organiche che comportano un riscontro nelle ridotte dimensioni del pene possono essere legate a difetti di tipo ormonale, come l’ipogonadismo ipogonadotropo, che regolano in maniera anomala lo sviluppo degli organi genitali.

L’ipospadia consiste nello sbocco anomalo del meato uretrale e può comportare un sottosviluppo del apparato genitale o una difficoltà nell’erezione. I casi organici che comportano difficoltà nello sviluppo dell’apparato genitale devono essere risolti chirurgicamente.

In altri casi, come nella sindrome del pene sepolto, l’obesità causa una apparente sottostima delle dimensioni del pene, coperto parzialmente dal grasso sovrapubico.

Prestazione clinica

Quali sono le dimensioni del pene considerate normali?

  • lunghezza media a riposo: 9 – 9.5 cm
  • lunghezza media in erezione: 12.8 – 14.5 cm
  • circonferenza media in erezione: 10 – 10.5 cm
  • micropene: pene in erezione < 7.5 cm

L’ipoplasia peniena vera (ridotto sviluppo del pene) può essere congenita o acquisita.

Le forme congenite sono:

  • il micropene, che molto spesso si associa ad endocrinopatie;
  • il pene palmato;
  • l’epispadia/ipospadia, condizione caratterizzata da un anomalia a carico dell’uretra che risulta essere più breve.

Oppure può essere acquisita, come in caso di neoplasie, traumi, malattia di La Peyronie, pene sepolto o incarcerato per eccessiva perdita di cute.

Diagnosi

L’esame obiettivo e il metro da sarto solo le armi che permettono di porre diagnosi ed inquadrare il paziente.

Ci si può avvalere del supporto strumentale attraverso l’ecografia e il color-doppler penieno.

Chirurgia

La chirurgia di ampliamento penieno può trovare giusta indicazione soprattutto in caso d’ipoplasia vera del pene e, molto raramente, in caso di dismorfofobia peniena.

Dal punto di vista tecnico viene distinta in:

  • Chirurgia dei tegumenti, come nel caso di pene palmato, sepolto o incarcerato.
  • Chirurgia uretro-cavernosa, come nel caso di epi-ipospadia, Peyronie’s e traumi.
  • Mista, nel caso di micropene e stati intersessuali (pseudoermafroditismo).

Da sottolineare che la stragrande maggioranza dei pazienti non necessita di alcuna terapia chirurgica ma soltanto di un adeguato counseling (informazione) e supporto psicosessulogico.

Molto spesso le aspettative dei pazienti sono molto superiori rispetto a quelle reali. Centrale è il rapporto medico-paziente.